Corriere di Verona

Sicurezza stradale, incidenti in calo del 30%

I sindaci dell’Usl 9: «Troppa burocrazia per mettere in sicurezza vie e arterie»

- Francesco Sergio

Al via il tavolo di lavoro tra Regione, enti territoria­li e associazio­ni per fare sistema e trovare soluzioni per la sicurezza stradale e gli incidenti nel Veronese cercando di coinvolger­e anche i cittadini, che rappresent­ano i principali «attori» sulle strade: dal pedone, all’automobili­sta fino al (moto)ciclista e ai conducenti di monopattin­i. A presiedere l’incontro in videoconfe­renza è stato il direttore generale dell’Uls 9 Scaligera, Pietro Girardi.

Sul piatto gli ultimi dati sui sinistri stradali in città, il frece no della burocrazia sulla costruzion­e di nuove infrastrut­ture viabilisti­che, l’effetto positivo delle ciclabili sul traffico e l’auspicio dell’incremento del trasporto su rotaia, oltre alle attività di prevenzion­e rivolte ai ragazzi da parte di Aci e dell’associazio­ne Verona Strada Sicura. Secondo quanto affermato dal responsabi­le del nucleo infortunis­tica della polizia locale, Michele Nespoli, nel 2019 sono stati circa 1500 gli incidenti in città, rispetto ai circa 2300 di dieci anni fa. Un dato che si mantiene positivo anche nel 2020 dove, complil’emergenza sanitaria e i mesi di lockdown, si è assistito a un crollo vertiginos­o dei sinistri, scesi a circa 1200 (- 30%), con 3 decessi rispetto ai 14 dello scorso anno. Per il sindaco di Nogara, Flavio Pasini, intervenut­o in veste di presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 9 scaligera, in ottica di sicurezza stradale è fondamenta­le la sburocrati­zzazione: «Ciò che ci frena più di tutto è la solita burocrazia. Qualche anno fa la Provincia ci aveva dato la disponibil­ità anche economica di costruire una strada che va da Nogara a Salizzole e di metterla in sicurezza. Eravamo d’accordo tutti ma, purtroppo, è un paio d’anni che lottiamo per fare questa strada e siamo ancora fermi alla progettual­ità, perché la burocrazia ci fa penare tantissimo» Nel frattempo, sono state messe in sicurezza tratte già esistenti, come la statale 434 Transpoles­ana: una strada molto trafficata, dove era difficile guidare a causa delle buche, ricorda Pasini, ma che adesso è stata messa in parte a posto e resa più sicura.

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