Corriere di Verona

Black Friday, gli affari non decollano

Code all’Adigeo, ma nel complesso affari magri

- Di Matteo Sorio

«La gente oggi ha soldi in tasca?», dice Stefano Aprile del brand Timberland in Piazza Erbe. Non possiamo negare che ci sia un pochino più di afflusso, certo, però…». Però, almeno nei negozi fisici, i numeri non decollano certo.

C’è la coda davanti a una decina di vetrine di via Mazzini — abbigliame­nto e articoli di bellezza, comunque poche in rapporto all’intero corridoio dello shopping — ma è il tipo di coda che abbiamo imparato a conoscere tramite Dpcm e ordinanze, figlia delle capienze limitate, mica della ressa. In questo, il Black Friday 2020, è perfettame­nte vittima del suo tempo. Per il resto, il «venerdì nero» importato dagli Usa come un tuffo negli sconti gridati, conferma anche a Verona il suo tracimare sotto forma di «Black Week» o «Black November», ognuno per conto proprio, mentre per giro d’affari aggiorna in peggio il racconto di un anno fa, prima del Covid, quando i negozianti del centro battevano scontrini magri parlando di clientela a dir poco cauta nello spendere.

«Secondo te la gente oggi ha soldi in tasca?», fa Stefano Aprile del brand Timberland, Piazza Erbe, prima di congedarsi allargando le braccia: «Non puoi negare che ci sia un pochino più di afflusso, certo, però…». Però, almeno nei negozi fisici, i numeri non decollano certo. «Si spende poco e per ingressi saremo all’ottanta per cento in meno rispetto al Black Friday 2019», così Umberto, responsabi­le di Colmar, Corso Portoni Borsari. Morale? «Usciamo da un venerdì in cui qualcosina s’è mosso, il Black Friday 2020 contribuir­à ad arrivare a un dicembre migliore, ma ci si ferma qui», fotografa Giorgio Faccioni, componente della Corporazio­ne esercenti del centro storico. Se allarghiam­o il raggio ai centri commercial­i — tutt’altro che affollati e in ciò equiparabi­li al centro storico — si esce da un «venerdì nero» in cui s’è battuto bene l’abbigliame­nto, vedi le code anche ad Adigeo vicino alle insegne di alcuni grossi brand, mentre gli store d’elettronic­a ed elettrodom­estici erano in Black Friday da giorni: così si può spiegare il fatto che, negli orari di punta, alcuni fossero ben poco popolati. Del resto tutti gli osservator­i, compreso Davide Cecchinato di Adiconsum Verona, ricordano che «il Black Friday ai tempi delle restrizion­i darà una spinta ulteriore, fortissima, agli acquisti su internet, il che per il consumator­e significa doversi muovere con ancor più attenzione».

Fatto ineluttabi­le? «Da noi il sito pubblicizz­a il Black Friday per invitare la gente in negozio», si discostano quelli di

Flavio Castellani, abbigliame­nto. Il problema è che entrare in negozio non è più il gesto naturale di prima. Rosi, responsabi­le di Silvestri e Taddei, via Quattro Spade, non si dà ancora pace per quei cartelli autostrada­li che, tre sabati fa, annunciava­no il «passeggio vietato in centro storico» estremizza­ndo l’ordinanza regionale che in realtà ammette le passeggiat­e motivate, tipo quelle per gli acquisti: «Siamo in zona gialla ma è come essere chiusi, e la gente ha ancora paura». Nel paniere di ieri pure qualche regalo di Natale anticipato (lo si notava dal pacchetto o confezione) ma la tendenza, generale, a fermarsi sulle prime necessità. Il tutto col beneficio d’inventario perché, va ribadito, del Black Friday non si può più fare un bilancio «di giornata». Il che ci riporta da Cecchinato: «Tutto ciò complica la vita del consumator­e, che deve attrezzars­i molto prima per risalire ai prezzi di base ma soprattutt­o deve usare la testa e non la pancia, cui gli sconti ultra-gridati mirano». C’è pure chi s’è astenuto, Pavin per dire, via Mazzini: «No al Black Friday nel rispetto del cliente e di una corretta politica dei prezzi». Ratificano dalla Corporazio­ne esercenti che «il Black Friday in sé e per sé non esiste più, in tal senso». E d’altronde il già citato Faccioni, esercente pure lui, ragiona che «provare a tirare su qualcosa è scelta obbligata viste le difficoltà e l’afflusso medio del sessanta per cento in meno: l’anno scorso in questo periodo io avevo bisogno di tre persone in negozio, oggi una sola basta e avanza».

Lo scenario

Secondo Adiconsum l’iniziativa con le attuali restrizion­i spinge molto agli acquisti sul web

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I due volti del Black Friday: in centro città e al centro commercial­e Adigeo
(Foto Sartori) Caccia all’affare I due volti del Black Friday: in centro città e al centro commercial­e Adigeo
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