Commessa morta in Baviera la pista dell’incidente
La famiglia della donna ha parlato con la polizia di Landshut: politraumi mortali
In attesa dell’esito dell’autopsia sul corpo di Lucia Raso, prende sempre più corpo l’ipotesi della caduta accidentale. Questo quanto affermato ieri telefonicamente ai famigliari della vittima dall’ispettore di polizia bavarese che è intervenuto la notte della tragedia per coordinare i rilievi e raccogliere le testimonianze dei presenti.
La commessa 36enne veronese che lavorava nel negozio Yves Rocher, in via Mazzini, è deceduta martedì notte a Landshut, in Baviera, dopo essere precipitata, verso l’1.30, dalla finestra del primo piano rialzato dell’alloggio in Seligenthaler Strasse, nel centro cittadino, dove vive il fidanzato, Christian Treo, pizzaiolo veronese che lavora nella città tedesca.
Lì, la coppia aveva, in precedenza, mangiato e bevuto in compagnia di due amici. Secondo quanto comunicato dal funzionario della polizia bavarese alla famiglia Raso, la 36enne è precipitata a terra cadendo sul fianco sinistro riportando politraumi che non le hanno lasciato scampo. Dai primi accertamenti, gli investigatori hanno escluso segni di violenza sul corpo della vittima. E hanno, inoltre, appurato come attorno al cadavere non vi fossero macchie di sangue. Una volta piombata a terra, Lucia sarebbe morta quasi subito. Il personale medico accorso sul posto ha tentato invano di rianimarla dovendo, infine, constatarne il decesso. A provare a chiarire le cause e la dinamica del decesso sarà, dunque, l’esame autoptico. La famiglia Raso, nel frattempo, ha incaricato un avvocato italiano che lavora a Monaco per seguire gli sviluppo del caso.
Al momento, la famiglia di Lucia si sta organizzando per il ritorno in Italia della salma. È arrivato, infatti, dal Consolato Italiano a Mondaco di Baviera il nulla osta per il rimpatrio. Non c’è, però, ancora una data certa; i Raso, alle prese anche con le difficoltà con la lingua tedesca, stanno mettendosi in contatto con le agenzia funebri veronesi per far tornare in città il corpo di Lucia. La volontà della famiglia, una volta riavuta la salma, sarebbe quella di chiedere un’ulteriore autopsia.