Il sindaco blinda Torri «No agli untori»
«Se superiamo i 40 positivi al covid-19 chiudo il paese», era stato l’annuncio nei giorni scorsi del sindaco di Torri del Benaco Stefano Nicotra. Promessa mantenuta. Raggiunti i 45 contagiati, ha emesso un’ordinanza che blinda il Comune. «A Torri abbiamo un problema - ha spiegato in un videocomunicato, in cui comunica anche la morte avvenuta domenica scorsa di un concittadino e il ricovero in questa settimana in terapia intensiva di altre due persone - Ci sono persone positive o conviventi di contagiati, che posso solo definire “killer e untori”, che se ne vanno in giro per il paese e a fare la spesa, ne ho le prove». Per questo si dice «obbligato« a blindare il paese, riducendo al minimo la circolazione di persone nel territorio, considerato anche l’alto afflusso di gente giunta nel fine settimana scorso per passeggiate lungo il lago o sui sentieri di collina, in particolare il sentiero che conduce al ponte tibetano. Ha ordinato, poi, per tutto il fine settimana, la chiusura di parcheggi ed aree di sosta, (lasciando disponibili solo 100 stalli nel parcheggio del castello per i residenti); mentre fino al 4 dicembre incluso, saranno chiusi tutti i parchi pubblici e parchi gioco del Comune, come anche il divieto a svolgere feste in giardini privati o cortili condominiali. Ma, soprattutto, Nicotra vieta il ricevimento nelle abitazioni private di persone che non siano conviventi, anche di figli che vivano fuori casa, (salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza), «così si smetterà di fare cene e festicciole di compleanno», ha sottolineato. E pone delle regole strettissime pure per le seconde case: «Vietato stabilirsi o dimorare a Torri a chiunque provenga da zone rosse o arancioni. E chi vi fosse già giunto nelle ultime 48 ore, ha l’obbligo di stare in quarantena per 14 giorni, oppure per 10 giorni in caso di tampone negativo effettuato al decimo giorno».