Tra supercar e coop bio, gli imprenditori per il bene comune
(d.o.) L’imprenditore etico? Fabbrica supercar. C’è Giampaolo Dallara, fondatore dell’omonimo gruppo automobilistico, tra gli «imprenditori per il bene comune». Il riconoscimento è stato assegnato ieri, come di consueto, nell’ambito del Festival della dottrina sociale. Dallara che nel 1972, in provincia di Parma, ha fondato il marchio di auto da competizione è stato premiato per «l’intelletto, lo studio, il metodo, l’innovazione» e la consapevolezza che «i talenti ricevuti e messi a frutto possono essere una ricchezza per il territorio».
Sul fronte delle aziende «profit», premiato anche Enrico Loccioni, fondatore del gruppo hi-tech marchigiano, l’Officina della Comunicazione di Bergamo e due cooperative venete. Una di queste due è la Polo Bio di Verona, fondata, assieme a «Il Ponte» di Vicenza, da Luca Tagliapietra, con uno sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale e sociali. Due i riconoscimenti anche per le imprese no-profit, la «Banca del gratuito» di Fano (Pesaro Urbino), realtà che «traffica talenti» (premiato il fondatore Giorgio Manganelli) e la cooperativa M25, anche quella realtà vicentina. Al Festival della dottrina sociale, organizzato dalla Fondazione Segni Nuovi e sostenuto da Cattolica assicurazioni, ieri è stato presentato, in anteprima, il documentario «Il Vangelo più antico del mondo», che racconta la storia del papiro Hanna, scoperto cinquant’anni fa e donato alla biblioteca apostolica vaticana nel 2006. Scritto in lingua greca, risalente al 200 dopo Cristo, il papiro mostra un passaggio dei vangeli di Luca e Giovanni, la più antica testimonianza del Nuovo Testamento. Oggi sette eventi streaming, che si concluderanno con il monologo dell’attore e comico Leonardo Manera trasmesso su Telepace. Domani giornata conclusiva con l’intervento di monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.