Corriere di Verona

Hellas, assalto all’Atalanta Juric e la sfida al maestro

Il Verona sul campo dei nerazzurri di Gasperini, reduci dalla vittoria di Anfield Road: fuori Magnani ma rientra Faraoni Il tecnico: «Veniamo da una bella partita a Cagliari, ci siamo»

- Matteo Fontana

L’Hellas contro il «mostro» Atalanta. La chiama così, la creatura di Gian Piero Gasperini, Ivan Juric. Mostro per il gioco, mostro per i risultati ottenuti, mostro per il punto cui è saputa arrivare.

La collezione delle meraviglie nerazzurre si è allungata con il 2-0 con cui è stato sbancato Anfiel Road, mercoledì sera, davanti al totemico Liverpool di Jürgen Klopp. Juric ha in Gasp il riferiment­o e l’esempio, l’omaggio al mentore è sempre chiaro nelle parole dell’uomo di Spalato («Lui mi ha insegnato tutto», dice). E alla faccia di chi sosteneva di un’Atalanta in fase di «riflusso» o persino di un Gasperini giunto a fine ciclo, ecco che il Verona va a Bergamo per sfidare una grande ormai riconosciu­ta del calcio d’Europa. Eppure l’Hellas va al Gewiss Stadium per rispondere al gioco con il gioco. Spiega Juric: «Le prime partite fatte a livelli alti quest’anno sono le ultime due — spiega il tecnico — quelle che abbiamo perso. A Cagliari l’abbiamo gestita nel modo giusto, per questo mi dispiace che non siamo passati. Abbiamo dato i minuti giusti a Veloso e Faraoni. Arriveremo con giocatori che stanno bene: Barak, Zaccagni, Tameze».

Qualcuno è in ripresa, altri hanno recuperato, ma come ormai da copione la vigilia della gara consegna alla cronaca la notizia di un assente in più: «Magnani non ci sarà», anticipa Juric. L’affaticame­nto muscolare che ha fermato il difensore prima della trasferta di Cagliari non si è ancora riassorbit­o, così dietro ci sarà una linea da reimpostar­e, una volta di più. Si va verso uno schieramen­to con Mert Cetin, Federico Ceccherini e Pawel Dawidowicz, con il tentativo di recupero in extremis di Matteo Lovato. Se non altro, il rebus della fascia destra è stato risolto con il ritorno di Davide Faraoni. Lui da un lato, Federico Dimarco dall’altro. In mezzo, Veloso e Tameze. Sulla trequarti, Barak e Zaccagni. Di punta, con Nikola Kalinic fuori («Ne avrà per questa partita e altre due», chiarisce Juric), a giocare sarà Samuel Di Carmine, incoraggia­to dal tecnico gialloblù: «Io con lui sono molto chiaro, lo apprezzo. In queste due partite l’unico rammarico è legato al fatto che dovesse fare gol, e lui lo sa, ma ha fatto due partite con grande intensità e grandissim­i movimenti». Le assenze, peraltro, restano tante e i numeri sono ridotti. E la panchina sarà piena di ragazzi.

A Cagliari ha debuttato Lorenzo Bertini. Destiny Udogie è sempre stato impiegato dalla trasferta di San Siro in poi. E altri sono già pronti. All’incrocio con l’Atalanta, l’Hellas proverà a stupire ancora. A denti stretti, sì, ma con tenacia e organizzaz­ione.

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