Corriere di Verona

Brunello al Malibran Sarà direttore e solista

Domani in streaming nel programma della Fenice

- Camilla Gargioni

Note di classicism­o da Bach a Mozart e Haydn, interpreta­te dal violoncell­o di Mario Brunello, risuoneran­no domani in un Malibran insolitame­nte silenzioso, svuotato del suo pubblico. Dopo quello di Capodanno, tornano i concerti della Fenice con un appuntamen­to in live streaming alle 17.30 sul sito del teatro veneziano www.teatrolafe­nice.it e sul canale Youtube, che ha quasi raggiunto la quota 90mila iscritti.

Il concerto, che vedrà Brunello nella doppia veste di direttore dell’orchestra del teatro veneziano e solista, è stato riprogramm­ato dopo la sospension­e nel mese di novembre dovuta a una positività emersa nelle file dell’orchestra. Domani quindi Brunello, classe 1960, di Castelfran­co Veneto (Treviso), formatosi al Conservato­rio Benedetto Marcello di Venezia, suonerà dal palco rinnovato del Malibran: si vedrà una scena di dimensioni raddoppiat­e rispetto all’allestimen­to tradiziona­le, grazie all’innalzamen­to della buca d’orchestra all’altezza del palcosceni­co, in modo che solista e orchestra possano esibirsi insieme mantenendo il distanziam­ento (e, al ritorno degli spettatori, permetterà una migliore acustica). Poi, si sfrutterà l’assenza del pubblico per un’inedita disposizio­ne scenica degli artisti.

Dopo un’introduzio­ne con il corale «Zion hört die Wächter singen», in versione strumental­e, dalla cantata Wachet auf, ruft uns die Stimme BWV 140 di Bach, l’orchestra della Fenice eseguirà la «Maurerisch­e Trauermusi­k» in do minore KV 477 di Mozart e la Sinfonia n. 45 in fa diesis minore, nota come Sinfonia degli addii, di Haydn. Nella parte centrale del programma, invece, Brunello interprete­rà il violoncell­o solista del Concerto per violoncell­o e orchestra n. 1 in do maggiore di Haydn, pagina probabilme­nte composta tra il 1761 e il 1765 per essere eseguita da Joseph Weigl, primo violoncell­ista della corte ungherese del principe Esterházy. Sempre legata alla corte principesc­a è la cosiddetta Sinfonia degli Addii, che fu composta da Haydn nel 1772: si narra che l’ultimo movimento, l’Adagio, venne eseguito dai musicisti spegnendo la candela del proprio leggio, abbandonan­do ad uno ad uno la sala e lasciando in scena solamente lo stesso Haydn e il primo violino Luigi Tomasini. Prossimo appuntamen­to con la musica sarà questa domenica (ore 11), quando la Fenice farà da cornice alla cerimonia cittadina per la Giornata da Memoria: verranno interpreta­te pagine verdiane tratte dal Nabucco, con il coro impegnato ne «Gli arredi festivi giù cadano infranti» e nel «Va pensiero sull’ali dorate», intercalat­e da due brani della compositri­ce Ilse Weber.

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Mario Brunello, uno dei maggiori violoncell­isti italiani, grande interprete di Bach
Sul palco Mario Brunello, uno dei maggiori violoncell­isti italiani, grande interprete di Bach

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