Corriere di Verona

Cattolica, azioni sotto i 4 euro Nuovo appello della Diocesi

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Cattolica, mentre le azioni, complici i timori per la crisi politica, scendono sotto i 4 euro (ieri il titolo ha chiuso a 3,98 euro, -2,35%), v’è da registrare un intervento della diocesi di Verona, molto critica lo scorso anno sul passaggio a spa, sulla società e sul suo futuro. L’intervento viene dalle colonne del settimanal­e diocesano

Verona Fedele di domani, con un articolo del direttore, don Renzo Beghini, intitolato «Ma qualcosa rimane». Che cosa rimane, ci si chiede in una lunga serie di domande, «della richiesta ai soci di votare l’aumento di capitale nascondend­o l’intesa con Generali» e «della trasformaz­ione della forma cooperativ­istica in spa benedetta come un evento storico», della «retorica al Festival della dottrina sociale» e «della frettolosa nomina del cda di Fondazione Cattolica»? Qualcosa rimane, è la risposta, «se le questioni di carattere etico già sollevate su queste pagine a partire dal giugno scorso» si sono cristalliz­zate nella dura decisione dell’Ivass, l’autorità di controllo assicurati­va, di spingere alle dimissioni il presidente Paolo Bedoni e parte del consiglio. E adesso? Don Beghini lancia un appello, «una chiamata a riprenders­i con orgoglio un’identità». La vicenda di Cattolica, scrive, non è «solo un affare nato male e proseguito peggio; ma è una questione morale che chiama in causa la responsabi­lità personale e collettiva». E chiude, il direttore, guardando forse al nodo decisivo del nuovo cda: «Tutta la vicenda di Cattolica chiede ai cattolici un sussulto d’orgoglio. A tutti coloro che hanno deciso di voltare pagina».

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