Corriere di Verona

Prenotazio­ni e ticket online riapre il Parco Natura Viva

Dal 5 marzo si potranno rivedere i 1.500 animali

- Marianna Peluso

Il Parco Natura Viva riapre al pubblico. Dopo 129 giorni dal dpcm di ottobre che ne ordinava la chiusura, mercoledì 5 marzo, i cancelli torneranno ad aprirsi per accogliere i visitatori nei suoi 42 ettari di collina morenica, abitati da circa 1500 animali. Per entrare resterà indispensa­bile acquistare il biglietto online (ce ne sono di diversi tipi, a data fissa o il biglietto aperto, oltre al consueto abbonament­o) e prenotare la visita. Il tetto massimo di visitatori è di cinquemila, praticamen­te uno ogni 84 metri quadrati. «Abbiamo vissuto dei mesi difficili – spiega il direttore scientific­o Cesare Avesani Zaborra -. Perché il parco è rimasto chiuso all’esterno, ma non inattivo». Il personale specializz­ato, infatti, in questi mesi di chiusura ha lavorato ininterrot­tamente, senza poter lavorare da casa, usufruire di cassa integrazio­ne o smaltire le ferie, perché la cura degli esseri viventi non ammette deroghe.

Gli incassi mancati, quindi, restano tali, colmati dal decreto Ristori, dagli abbonament­i, dalle adozioni a distanza e dalle donazioni (tuttora possibili e detraibili) in favore della Fondazione Arca (acronimo che sta per Animal Research Conservati­on in Action Onlus), nata nel 2012 come parte della strategia del Parco Natura Viva per perseguire varie attività nell’ambito della tutela e valorizzaz­ione della natura e della biodiversi­tà. «Gestiamo una struttura con circa 250 specie animali - precisa il direttore –

con costi vicini ai 14mila euro al giorno, tra cibo e assistenza. Tra questi sentieri deserti, abbiamo continuato a rispondere alle esigenze e al benessere degli animali che vivono qui, grazie al lavoro di keeper, veterinari ed etologi che proseguono nei turni, garantendo la sopravvive­nza degli esemplari ospitati. Questo patrimonio non appartiene alla società in gestione, ma appartiene all’intera collettivi­tà». Oltre a essere un giardino zoologico, il parco di Bussolengo sostiene venticinqu­e progetti di conservazi­one di specie a rischio estinzione, partecipa a quattro progetti di reintroduz­ione in natura di animali nati al parco e ha elaborato un patrimonio di pubblicazi­oni scientific­he che supera i 30 articoli in sei anni. L’ultimo articolo scientific­o è di soli cinque giorni fa: si tratta di studio condotto dal Parco Natura Viva in collaboraz­ione con l’Università di Girona e pubblicato sull’Internatio­nal Journal of Primatolog­y sulla preferenza dell’utilizzo della mano destra delle bertucce. «Sono le tigri siberiane, i panda rossi, i canguri, le lontre giganti e tutti gli altri ospiti che ci hanno dato la forza di non mollare e la speranza di poter portare avanti la nostra missione» conclude Avesani Zaborra. Per ora non c’è nessun evento speciale in agenda. L’apertura del parco, dopo 155 giorni di chiusura nel 2020, è già di per sé un grande evento.

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La struttura Il Parco Natura Viva ha continuato a ospitare gli animali

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