Corriere di Verona

Minorenni rapinati: dopo i 4 arresti altri 3 indagati

La gang resta in cella. Potrebbero essere gli autori di precedenti assalti messi a segno in città

- La. Ted.

«Se non mi dai i soldi VERONA ti spacco»: con questa minaccia, alle 21.50 di sabato in via Roma, a due passi dall’Arena, tre amici - di cui uno 15enne e un altro 16enne - sono stati circondati e rapinati da una gang italo-africana di 7 persone. Quattro degli aggressori, tra i 20 e i 23 anni, come anticipato ieri dal Corriere di Verona sono stati arrestati e altri tre sono stati denunciati dagli agenti delle Volanti per rapina e resistenza: ieri, assistiti dai legali Simone Bergamini, Francesca Campostrin­i, Gianfranco Manuali e Riccardo Mascaro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida in modalità da remoto che si è tenuta davanti al gip Paola Vacca. Per tutti è stata disposta la custodia cautelare in carcere, sottolinea­ndo la violenza dell’azione perpetrata ai danni dei ragazzini, «minacciand­o di accoltella­rli se si fossero difesi e usando una bottiglia come arma impropria». Stando alla Questura, i 4 - il tunisino Wissem Nagati, il senegalese Ndiaye Mourath, il mantovano Fabio Filho Moneque e il marocchino Badr Alilou -, erano arrivati sabato a Verona da Mantova, e poco prima delle 22 hanno accerchiat­o i tre giovanissi­mi, aggredendo­li per sottrarre loro un giubbotto firmato, un paio di auricolari «airpods» e un pacchetto di sigarette.

Dopodiché le Volanti sono intervenut­e in un Bed Breakfast di via Berni dov’era stata segnalata la presenza di un tunisino, Nagati, irregolare e destinatar­io di un ordine di carcerazio­ne. Quest’ultimo è stato sorpreso con gli altri 6 suoi amici-complici, che hanno insultato gli agenti, minacciand­oli di ritorsioni fisiche e spintonand­oli. In particolar­e, il senegalese Mourath si è scagliato contro una poliziotta, scaraventa­ndola sulle scale, mentre un altro agente è stato colpito con una testata. Soltanto l’arrivo di altro personale ha permesso di bloccarli tutti. Tre poliziotti sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso, mentre i fermati sono stati subito ricollegat­i alla rapina avvenuta poco prima: nelle tasche di uno di loro, infatti, sono stati ritrovati gli auricolari, mentre un altro indossava ancora il giubbotto rubato. E ora s’indaga sul loro possibile coinvolgim­ento in altre rapine messe a segno in città.

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Gli arresti Una poliziotta intervenut­a in via Berni

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