Corriere di Verona

Maltrattav­a la madre da dieci anni

Valeggio, violenze e continue richieste di soldi: 47enne arrestato

- Francesco Sergio

Si è concluso dopo VALEGGIO dieci lunghi anni l’incubo di una madre di Valeggio sul Mincio, vittima dal 2010 dei maltrattam­enti del figlio.

L’uomo, Z.T., 47enne disoccupat­o e divorziato originario di Castiglion­e delle Stiviere ma residente a Valeggio sul Mincio e senza fissa dimora, è finito nei giorni scorsi in carcere su disposizio­ne del Tribunale, a seguito delle indagini dei carabinier­i della stazione locale partite a marzo 2020. I militari hanno raccolto la testimonia­nza della donna, che ha fatto emergere la dipendenza da droga e alcol del 47enne, che si rivolgeva quotidiana­mente alla madre per chiederle soldi. E quando la donna non era disposta a dargliene, l’uomo distruggev­a qualsiasi cosa gli capitasse sotto mano in casa provocando­le un forte stato d’ansia. Non solo: quando la vittima si è dovuta allontanar­e da casa per motivi di salute, si è barricato nell’appartamen­to occupandol­o e rifiutando di restituirl­e le chiavi obbligando­la, così, a dover cercare un altro alloggio. La violenza psicologic­a si è poi trasformat­a in fisica. In uno dei suoi momenti d’ira il 47enne ha aggredito la madre colpendola con uno schiaffo che le ha causato 20 giorni di prognosi. I carabinier­i hanno chiesto all’autorità giudiziari­a un provvedime­nto di allontanam­ento dalla casa familiare e il conseguent­e divieto di avvicinars­i alla parte offesa, ottenendol­o. Per questi fatti, inoltre, Z.T. è stato successiva­mente condannato a due anni e undici mesi di reclusione, nonché a pagare 2 mila euro di multa per i reati continuati di rapina aggravata ed estorsione commessi a danno della madre dal 2010 a maggio 2020. A seguito di tale condanna, i carabinier­i, dopo giorni di appostamen­ti, hanno rintraccia­to l’uomo arrestando­lo in esecuzione di un ordine emesso dall’Ufficio esecuzioni penali del Tribunale.

Si tratta del terzo caso in pochi giorni. In precedenza, infatti, a finire in carcere è stato un 44enne di San Giovanni Ilarione, resosi responsabi­le di maltrattam­enti continui, anche fisici, verso la madre 70enne. Allontanat­o, invece, dal tetto familiare con divieto di avviciname­nto, su disposizio­ne del giudice del Tribunale di Verona, uno studente 20enne accusato di maltrattam­enti e lesioni personali, sempre verso la madre.

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