Corriere di Verona

Il Movimento Difesa Sociale va con Tosi

L’ex sindaco trova nuovi alleati. Dapiran: «Siamo l’unica vera destra»

- L. A.

Ci sarà anche una lista di destra-destra al fianco di Flavio Tosi alle elezioni comunali del prossimo anno. Il Movimento Difesa Sociale ha annunciato ieri che presenterà simbolo e candidati che affiancher­anno l’ex sindaco nella grande corsa per la riconquist­a di Palazzo Barbieri. Il gruppo politico, guidato da William Dapiran, Domenico Semeraro e Nello Alessio, si ispira dichiarata­mente al Movimento Sociale Italiano.

«Siamo l’unica vera destra esistente a Verona» ha detto Dapiran. E Tosi ha ricordato la collaboraz­ione nata sin dai tempi del Movimento Sociale Italiano, quando lui era alla guida della Lega.

Proprio sotto il simbolo del Msi-Dn, Dapiran aveva tentato di candidarsi a sindaco anche alle scorse elezioni comunali ma proprio per questioni legate all’uso del simbolo era rimasto escluso dalla competizio­ne.Con la decisione annunciata ieri da Tosi, alla presenza di tutto lo stato maggiore del suo schieramen­to, si apre anche la grande corsa per la conquista dei voti dell’ultradestr­a scaligera.

Giusto ieri, il parlamenta­re veronese del Carroccio, Vito Comencini ha difeso la scelta di Andrea Bacciga quale presidente della commission­e sicurezza di Palazzo Barbieri. Alle polemiche subito esplose (Bacciga è sotto processo per il «saluto romano» rivolto alla balconata nel corso di una seduta del consiglio comunale) Comencini ha risposto affermando che «è paradossal­e sentire degli esponenti di sinistra parlare di sicurezza perché non sono certo nelle condizioni di dare lezioni su questo tema, e forse avrebbero preferito il referente di una Ong, magari per compiacere il segretario del Pd Enrico Letta».

Proprio la Lega ha intanto nominato Roberto Mantovanel­li, presidente di Acque Veronesi, alla guida del suo Dipartimen­to sull’Ambiente. Mantovanel­li sarà coadiuvato da due vice: la parlamenta­re Vania Valbusa e il consiglier­e regionale Marco Andreoli.

Caso Bacciga Comencini (Lega) difende il presidente della Commission­e sicurezza

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