I casi tornano a salire Appello Usl: fate il tampone
Venti casi ieri, venti casi mercoledì. Un numero che non spaventa: avercelo avuto a dicembre, quando si veleggiava a quota seicento al giorno (con il record di 1.233 il 9 del mese), ma che è sufficiente per farsi notare. Soprattutto dopo una settimana in cui i tamponi positivi al virus SarsCov2 non erano mai saliti oltre gli 11, con una media settimanale di 6.25 casi al giorno. L’appello dell’Usl è fare il tampone.
Venti casi ieri, venti casi mercoledì. Un numero che non spaventa: avercelo avuto a dicembre, quando si veleggiava a quota seicento al giorno (con il record di 1.233 il 9 del mese), ma che è sufficiente per farsi notare. Soprattutto dopo una settimana in cui i tamponi positivi al virus SarsCov2 non erano mai saliti oltre gli 11, con una media settimanale di 6.25 casi al giorno. A guardare le ultime 48 ore, dunque, siamo davanti a un raddoppio. Basta a preoccuparsene? Da un lato, il direttore dell’Usl Scaligera, Pietro Girardi, smorza le preoccupazioni: «I casi sono senza dubbio sono aumentati, e l’aumento è peraltro sotto osservazione da parte della nostra azienda sanitaria. Ma non risulta ancora statisticamente significativo per numero di giornate».
Dall’altro, arriva l’invito a «tamponarsi». I test, negli ultimi giorni, sono aumentati, grazie anche alle iniziative «proattive», per quanto ancora nelle fasi iniziali. Lo si è visto nel fine settimana scorso, con le unità dell’Usl fuori dalle discoteche: l’iniziativa verrà replicata anche oggi e domani. «Il tracciamento — prosegue Girardi — è fondamentale. I nostri punti tamponi sono aperti per l’attività senza necessità di impegnativa. In questo momento è importante intercettare ogni caso sul nascere interrompendo la catena della trasmissione». Il «problema» attuale, se così lo si vuole chiamare, è proprio questo: dato i pochissimi attualmente positivi (281, in leggera crescita, secondo l’ultimo dato disponibile), sono altrettanto in pochi a fare il ricorso al tampone a seguito di un contatto diretto, anche se l’inizio delle vacanze ha costretto alcuni a sottoporsi al test per avere il via libera all’estero, in assenza di altri modi per ottenere il green pass vaccinale. Quel che è certo è che la disponibilità c’è. L’Usl sta mantenendo aperti con fasce d’orario ampie i principiali punti tampone. Quello di Bussolengo, trasferito ieri dall’ex supermercato Lidl al centro polifunzionale di via Dalla Chiesa, effettuerà orario continuato tutti i giorni della settimana, dalle 8 alle 22, confidando che potrà essere utile anche per i turisti dell’area del Garda. Resta attivo anche quello della Fiera, dalle 8 alle 15, dal lunedì al sabato, di San Bonifacio (stesso orario, ma dal lunedì al venerdì), di Legnago (dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 15,30; il sabato fino alle 14,30) e di Malcesine (il martedì e il giovedì dalle 7 alle 13).Per il resto, si continua a dare la caccia alla variante Delta, di cui risultano a ieri zero casi in provincia di Verona. Si attendono gli esiti dei nuovi sequenziamenti: dal punto di vista statistico, è solo questione di tempo.
Porte aperte Il dg dell’Usl Girardi ricorda che per il tampone non è oggi più necessaria l’impegnativa del medico di fiducia