Il report
In un mese la variante Delta, o indiana, è esplosa nel Veneto. Il 23 maggio era stata scovata nell’1,5% dei tamponi positivi al Covid-19 dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IZV), che nell’ultima ricognizione condotta il 21 e il 22 giugno l’hanno rilevata nell’11,11% del campione, tra Padova e Treviso. Anche la presenza delle altre varianti sta cambiando. Quella inglese (o Alfa), prevalente, è crollata da una frequenza del 94.2% all’attuale 60%. Per contro, la brasiliana (o Gamma) è lievitata da un 2% scarso al 22,22% nelle province di Venezia, Padova, Vicenza e Verona.
Nessuna traccia delle varianti sudafricana, nigeriana, egiziana e camerunense riscontrate nei precedenti monitoraggi. In compenso ne è emersa una nuova: la colombiana, che ha colpito due residenti nel Vicentino, tra loro legati. Può ridurre parzialmente l’efficacia dei vaccini