In scena torna Nabucco Il nuovo allestimento con il museo della Shoah
Va in scena domani alle 21 la terza nuova produzione del 98esimo Arena di Verona Opera Festival: «Nabucco», terzo titolo più rappresentato in assoluto della storia del Festival, è anche l’opera che ha consacrato la carriera di Giuseppe Verdi. «Questa produzione conferma l’energia del comparto artistico areniano e la competenza tecnica delle sue masse – spiega Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico di Fondazione Arena -.
L’allestimento risorgimentale del 2017 aveva dimostrato che “Nabucco” regge benissimo una ri-contestualizzazione storica, se ben pensata, mantenendo inalterata la sua potenza drammatica e la sua verità storica. Tra le nuove idee per questo 98esimo Festival, sapevamo che “Nabucco” avrebbe dovuto distinguersi in questa direzione».
Per portarlo in scena, il team creativo di Fondazione Arena ha operato un parallelismo tra il capolavoro verdiano e la vicenda travagliata del popolo ebraico in Italia nel Novecento, nel rispetto della drammaturgia originale ma alludendo a immagini documentate ed eventi reali forniti dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (Meis). «Dopo essere stati contattati dalla Fondazione – dice il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto – ci siamo attivati per individuare delle immagini significative che condensassero duemila anni di storia degli ebrei in Italia. Un percorso iconografico che non sarebbe stato possibile senza i musei, i siti archeologici e le comunità ebraiche che hanno condiviso con noi i loro tesori. Chi vedrà “Nabucco” all’Arena viaggerà per l’Italia ebraica da Sud a Nord».
La collaborazione tra l’ente lirico, i musei e le istituzioni ha premiato il festival col patrocinio del Ministero della Cultura. Altri segnali positivi sono raccontati da Gianfranco De Cesaris, direttore generale di Fondazione Arena: «Dopo la partenza con “Aida” in forma di concerto diretta dal maestro Muti, prosegue l’articolazione del Festival che, al momento, sta ricevendo forti segnali di apprezzamento e si conferma volano di benessere e sviluppo per la nostra comunità. Il progetto delle “67 Colonne” è stato un successo perché ha risvegliato l’interesse delle imprese veronesi e italiane, aiutate dal meccanismo dell’Art Bonus: l’idea è nata quest’anno come ripartenza post-pandemia, ma la durata sarà pluriennale al punto che abbiamo già aziende prenotate per il 2022».
Sul podio per le otto recite di «Nabucco» (repliche il 17 e 24 luglio alle ore 21 e il 6, 13, 20, 26 agosto e 1 settembre alle 20.45) ci sarà Daniel Oren, forte di 500 applauditissime serate in Arena. Presenti sul palcoscenico i protagonisti Amartuvshin Enkhbat e Anna Pirozzi, insieme a Rafal Siwek, Teresa Iervolino e Samuele Simoncini. Completano il cast Carlo Bosi, Romano Dal Zovo, Elisabetta Zizzo. Biglietti su www.arena.it.