Scaligera, non riesce il colpaccio Bucarelli Il roster tra conferme e l’attesa di Udom jr Il talento ex Roma sceglie Cantù, verso la conferma per Caroti, Pini e Severini
Era una delle prime idee forti della Scaligera. Ma è sfumata. Obiettivo non facile, visti i tanti corteggiamenti e il livello dell’ingaggio, Lorenzo Bucarelli ha scelto la blasonata Cantù, appena retrocessa dalla serie A.
Verona aveva fatto la sua offerta ma dalla guardia -ala toscana, miglior giovane dell’ultima A2, già con Ramagli a Siena, non sono pervenuti quei segnali che aprono una breccia. La traccia che portava a Bucarelli — 23 anni, in piena affermazione in A2, 13 punti, 4 rimbalzi e 4 assist di media con l’Eurobasket Roma — fotografa uno dei tasti su cui la Scaligera vuol premere: giovani pronti per la categoria, addosso tanta fame e voglia d’acquisire punti alla borsa del basket. Ma non sarà, il prossimo, un roster interamente «verde» (si cercano americani d’esperienza) né completamente rivoluzionato. Il passo che il diesse Alex Frosini e il tecnico Alessandro Ramagli dovrebbero compiere a breve è saldare il piccolo nucleo di conferme. I tre sotto contratto sono Caroti, Pini e Severini. Play, 23 anni, Caroti è stato oscurato dai problemi fisici. Nel ruolo di vice-Tomassini, ha chiuso stagione regolare e fase a orologio con 7.5 punti e 2.5 assist di media, ai playoff è sceso a 15’ con 5.3 punti. L’orizzonte lo vede ripartire come alter-ego del titolare. Discorso simile per Pini, che compie 29 anni a fine mese e probabilmente non aveva mai vissuto un’annata
Tezenis Severini vicino alla conferma nel gruppo così tormentata. Operazione alla schiena, la prima parte di torneo out, fra campionato e playoff 15’ di media con 4.7 punti e 3 rimbalzi.
Uno dei rimpianti di Verona è proprio aver visto Pini arrivare ai playoff lontano dal top. Con lui e Severini, in teoria, il club s’incontrerà comunque per un confronto. Specialista difensivo e nel tiro da tre, 28 anni, Severini negli ultimi playoff è calato sul piano offensivo. La stima di Ramagli per lui è alta, ma il giocatore è qui dal 2018 e gli stimoli sono un capitolo che può entrare in gioco. Intanto, sul fronte delle new entry, Frosini e Ramagli stanno monitorando il mercato per individuare le possibili soluzioni in regia. Quanto agli americani è ancora pre La Tezenis riparte con la costruzione della squadra che dovrà nuovamente cercare di timbrare l’accesso alla serie A.
L’idea-base è quella di un mix tra giocatori esperti e una serie di giovani ma già con esperienza di categoria.
Tra i rinnovi ci sono Pini, Caroti e Severini con cui trattare. sto, ciò significa che il nuovo play titolare potrebbe essere italiano. Non trova conferme la suggestione legata a Lorenzo Penna, avversario di Verona con Torino: Penna è stato allenato da Ramagli a Bologna e Udine, spesso ha parlato del tecnico livornese come di un riferimento ma il suo presente dovrebbe essere ancora sotto
Il mercato Occhi aperti sul play, possibile che la scelta possa anche ricadere su un giocatore italiano
la Mole. A inaugurare il valzer degli ingressi in gialloblù, semmai, sarà probabilmente Liam Udom, ala classe 2000, osservato dal vivo da Ramagli durante la finale tra Piacenza e Livorno per salire in A2. Finale vinta proprio dalla Piacenza di Udom, giovane d’indiscusso atletismo e inclinazioni offensive, fratello di quel Mattia già a Verona tra 2017 e 2020.