Al via Biennale Teatro Debutta il Leone d’oro
Stasera all’Arsenale lo spettacolo firmato Warlikowski
arà Krzysztof Warlikowski, Leone d’oro alla carriera, a inaugurare la 49esima edizione del Festival Internazionale del Teatro alla Biennale di Venezia oggi al Teatro alle Tese dell’Arsenale (ore 19) con una novità per l’Italia: We are Leaving, adattamento di Suitcase Packers dell’israeliano Hanoch Levin; uno spettacolo corale, che si fa simbolo della condizione umana vista nelle storie quotidiane di una piccola comunità fatte di risentimenti e tensioni pronte a esplodere, un mosaico di personaggi caratterizzati da tic, nevrosi e frustrazioni. Domani alle Tese dei Soppalchi all’Arsenale alle 21 e in replica domenica alle 18, è di scena Paolo Costantini, vincitore della quarta edizione di Biennale College Registi, con Uno sguardo estraneo (ovvero come la felicità è diventata una pretesa assurda), basato sul testo della scrittrice Premio Nobel Herta Müller, Oggi avrei preferito non incontrarmi, dove una donna senza nome, convocata da un regime dittatoriale, attraversa la città seduta su un tram e riflette. «Oggi – scrive Costantini - la frenesia della società e la pressione che esercita ha trasformato le modalità in cui si percepisce la propria vita. La dittatura politica è sostituita da una dittatura della frenesia del fare. Ci si ritrova intrappolati all’interno di gabbie nevrotiche auto generate». Ancora domenica, alle 21 al Teatro Piccolo Arsenale, Danio Manfredini è autore e interprete di Nel lago del cor, accanto al musicista Francesco Pini. La suggestione dantesca del titolo allude allo sprofondare della memoria in quell’inferno sulla terra che sono stati i lager rievocati nello spettacolo con le parole di Primo Levi, Hannah Arendt, Zalmen Gradowski intrecciate da Manfredini in una babele di lingue, immagini e canti per dire l’indicibile. Lunedì 5, al Teatro Goldoni alle 19, Filippo Andreatta, fondatore dell’Office for a Human Theatre (OHT) nel 2008, debutta a Venezia con un nuovo progetto in prima assoluta che, parafrasando Gertrude Stein, si intitola Un teatro è un teatro è un teatro è un teatro. «Uno spettacolo che sparisce – spiega il regista -. Al centro del lavoro c’è un vuoto, un’assenza che permette l’emersione di qualcosa che conosciamo ma non sappiamo più vedere». Chiude la giornata, al Teatro alle Tese all’Arsenale alle 21, The Mountain, l’ultimo lavoro di Agrupación Señor Serrano, compagnia premiata con il Leone d’argento nel ‘15.