Corriere di Verona

Diaspora Chievo: addio anche a 200 ragazzi

Di Carmine resta in uscita, Lasagna convalesce­nte: tutto sulle spalle di Kalinic

- Sorio

Organizzat­o, diligente, senza dubbio con un ordine tattico già chiaro. Questo è l’Hellas che è in fase di costruzion­e. A mancare, però, è il gol, la concretezz­a quando c’è da segnare. Un dato, questo, messo in evidenza dalla partita amichevole che il Verona ha perso con la Sampdoria, sabato a Pavia. Per una distrazion­e dietro e per la poca incisività è arrivata una sconfitta con il solleone. Tra poco, però, comincerà la stagione ufficiale e il problema va risolto.

L’ha detto con chiarezza Eusebio Di Francesco: «Cosa serve? Avere maggiore determinaz­ione sotto porta. Dobbiamo aver voglia di far gol», le parole del tecnico gialloblù. Come riuscirci è una questione che richiede tempo (ma non ne può passare troppo: sabato c’è la Coppa Italia con il Catanzaro, il 21 agosto inizia la Serie A con la gara col Sassuolo al Bentegodi) e aggiustame­nti calibrati. Il Verona, d’altronde, è privo di Kevin Lasagna, che sta recuperand­o dall’operazione al ginocchio sinistro. Senza di lui, il peso dell’attacco è sulle spalle di Nikola Kalinic, che non appare al pieno della forma. Con la Samp ha avuto una buona occasione, ma non è riuscito a superare Emil Audero, portiere blucerchia­to. Di Francesco lo sprona: «Da lui mi aspetto i gol, perché agli attaccanti chiedo di fare la differenza sotto porta. Ha però lavorato per la squadra, si è mosso bene e la sua condizione fisica sta migliorand­o».

Certo, segnare è pur sempre un fatto di squadra e non per caso l’Hellas che si è salvato brillantem­ente negli ultimi due campionati non ha avuto neppure un giocatore che sia arrivato alla doppia cifra come reti fatte. Eppure un bomber, un Terminator è più che mai necessario. Così Di Francesco aspetta il rientro di Lasagna e incalza Kalinic, mentre con la Sampdoria si è rivisto Samuel Di Carmine, schierato nell’ultima parte dell’incontro.

Proprio Di Carmine è stato il maggior realizzato­re dell’Hellas in queste stagioni, con gli 8 gol totalizzat­i nel campionato 2019-2020. Tuttavia, resta sempre in uscita. Per adesso Di Carmine non è intenziona­to ad accettare un trasferime­nto in B (di richieste ne ha avute diverse, dalla Reggina al Pisa, e a pensarci è stato anche il Parma), vuole una nuova chance in A. Il Verona deve guardare al budget e di punte centrali ne ha già tre, dopo aver sfoltito il reparto con la cessione in prestito di Mariusz Stepinski all’Aris Limassol. Questo non significa che il club non sia attento alle occasioni di mercato, in un contesto, in realtà, di ridotti movimenti. L’Hellas ha parlato con l’Atalanta per Sam Lammers, ma il centravant­i olandese andrà in prestito con diritto di riscatto e controrisc­atto al Genoa. Per quel che riguarda Gianluca Lapadula, il suo nome rimane, allo stato delle cose, un’ipotesi lontanissi­ma, tanto più che il suo ingaggio è smisurato per i parametri del Verona: 1.7 milioni di euro. Di Francesco prosegue così e lavora per accendere le capacità di finalizzar­e della squadra.

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(LaPresse) Croato Nikola Kalinic , 33 anni: per lui con il Verona 18 presenze, due gol

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