Corriere di Verona

«Cercasi un amico vero per mio nonno»

«Cerco un amico vero per mio nonno» Post su Facebook, chiamano in quattro

- di Pierfrance­sco Carcassi

Un annuncio singolare CITTADELLA in un gruppo facebook, scritto da una 25enne di Galliera Veneta, nipote di un signore di 87 anni. L’idea è nata con il lockdown: «Avevo notato che mio nonno era un po’ giù e ho deciso di fare qualcosa». Unici requisiti per «candidarsi», «Saper giocare a scopa e a briscola». Finora hanno risposto in quattro: figlie e nipoti di anziani con la stessa esigenza di socialità.

«Cerco un amico per mio nonno: unici requisiti saper giocare a scopa e a briscola». Un annuncio singolare su Facebook, messaggio nella bottiglia lanciato nel mare magnum dei social network da una ragazza di 25 anni. Ilaria Cocco, profession­ista del sociale e del terzo settore ma anche nipote di un uomo di 87 anni, in grado di intraveder­ne l’esigenza di socialità dopo il terremoto del Covid. Il desiderio di aiutarlo a ritrovare la gioia dei rapporti esterni alla famiglia è stata la molla che, due giorni, fa l’ha spinta a lanciare un appello a Cittadella.

«Con lui c’è la nonna - recita il messaggio pubblicato in un gruppo locale - ma dopo un anno chiuso in casa fa fatica a uscire, prima del Covid si recava al centro anziani o in patronato». E prosegue con una proposta: «Potremmo trovarci a bere un tè insieme e ogni tanto portarli l’uno a casa dell’altro per farsi qualche partita a carte insieme. Io e mia mamma stiamo spesso con lui ma vedo proprio che gli manca una compagnia maschile con cui confrontar­si».

Dopo centinaia di «like», le risposte non si sono fatte aspettare, sempre via social: gli amici sono arrivati attraverso le generazion­i più giovani. Ed erano più vicini di quanto si potesse immaginare. «Mi hanno scritto in quattro», racconta la ragazza autrice dell’annuncio. «Tutte donne: due nipoti e due figlie di anziani. Questa settimana accompagne­rò il nonno da un signore che abita nella sua stessa via e ci ha invitati a guardare la partita di calcio del Cittadella. E poi ci ha invitato un’altra signora di un paese vicino. Mi ha scritto anche una donna che prima conoscevo solo di vista, mi ha detto che voleva rispondere allo stesso bisogno. Verrà anche la nonna, perché il nonno non la perde mai di vista: domenica faranno 60 anni di matrimonio». L’idea è nata con la fase più dura della pandemia: «Ho lasciato perdere per l’esigenza di limitare i contatti dei nonni», ricorda Ilaria, laureata in Relazioni internazio­nali impegnata in una onlus che aiuta le vittime di tratta, volontaria con la Croce Rossa e con

Inseparabi­li Ilaria Cocco, 25 anni, assieme al nonno un’associazio­ne di soccorso per animali.

«Io e mio fratello siamo gli unici nipoti: ora come famiglia andiamo a trovare il nonno tre o quattro volte a settimana, ma ultimament­e lo trovavo seduto su una panchina in giardino, come ad aspettare che per la strada passasse qualcuno con cui parlare». In un particolar­e momento, la confidenza del nonno fuga ogni dubbio: «Quando gli chiedevo come andasse mi rispondeva che era un po’ giù. I vicini di casa sono tutti mancati». Così è nato l’annuncio su Facebook, che sembra aver innescato un circolo virtuoso: «Spero che possa essere esempio per altre persone auspica Ilaria - perché si pensa spesso alla spesa e alla pensione, ma la socialità degli anziani viene sottovalut­ata. Vorrei che riaccendes­se il dibattito sulla riapertura dei circoli, magari a piccoli gruppi».

Ilaria Cocco Ho trovato il nonno seduto sulla panchina di casa in attesa di qualcuno con cui parlare. Mi ha detto che era un po’ giù e ho deciso di pubblicare l’annuncio

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