Corriere di Verona

«Lucifero» arriva anche a Verona Oggi e domani ondata di caldo torrido Temperatur­e percepite fino a 38 gradi. Allerta di Protezione civile e Servizi Sociali

- Matteo Sorio

Il caldo tocca fra oggi e domani quello che, sin qui, è il suo apice estivo. Oggi allerta gialla, anche 33 gradi intorno alle 14, con temperatur­a percepita fino a 36. Domani allerta arancione e termometri sino a 35° facendone percepire 38. Tra le città più roventi, Verona, in un’Italia che vedrà i picchi al Sud. Il «Piano Caldo Estate 2021» dell’Usl 9, chiamata in causa insieme a medici di base, servizi sociali e Protezione civile, ricorda la criticità di tale canicola in particolar­e per gli over 75, i soggetti fragili e chi lavora all’aperto, con le associazio­ni del settore agricolo che invitano a prevedere pause lunghe dalle 12 alle 16.

Il vademecum dei consigli dell’Usl 9 — che in alcuni punti si lega alle precauzion­i anti Covid — recita: bere molti liquidi evitando alcolici e limitando il caffè, mangiare molta frutta e verdura, evitare di uscire tra le 12 e le 17, abiti leggeri e chiari con cappello e occhiali, bagnarsi spesso, ventilare gli ambienti al mattino presto e di sera perché «la ventilazio­ne naturale determina un miglior ricambio dell’aria», non cambiare i farmaci che si assumono senza consultare il medico.

Dice l’assessore comunale alla Protezione civile, Marco Padovani, che «siamo pronti anche per situazioni di emergenza o supporto nei luoghi più sensibili, ad esempio i centri vaccinali». Ci sono poi i progetti sociali «Estate anziani» e «Lo so che non sono solo». Nel primo caso si tratta di un opuscolo cartaceo distribuit­o nelle farmacie con informazio­ni, indirizzi, contatti: il servizio di ascolto «Famiglia sicura», al numero verde 800.535535, è attivo 24 ore su 24. Il secondo progetto, pensato per gli over 80 soli e non seguiti dai servizi sociali, risponde a un altro numero verde, quello dello Sportello Sì cioè 800.085570. A disposizio­ne poi la centrale operativa della polizia locale allo 045/8078828. Così l’assessore comunale ai Serche vizi sociali, Daniela Maellare: «Durante l’estate monitoriam­o circa 1.300 anziani. Con il progetto “Lo so che non sono solo” ne seguiamo altri 300 contattand­oli tre volte a settimana. Uffici e centri sociali sono aperti, il consiglio è rimanere in casa e se necessario rivolgersi a loro o al numero verde. Funzionerà anche la consegna dei farmaci a domicilio. Prima della pandemia potevamo offrire pasti nei luoghi climatizza­ti dei centri anziani, ora purtroppo no». Tornando alle linee, l’Usl 9 rimarca come in caso di colpo di calore si debba chiamare il 118: per chi potesse prestare un primo aiuto, in attesa dei soccorsi, «togliere i vestiti alla persona

si sente male, portarla in un luogo fresco e ventilato, stenderla con le gambe sollevate, fare spugnature d’acqua, pezzuola bagnata o borsa del ghiaccio sulla fronte».

Il caldo premerà su chi lavora all’aperto. A fine luglio Agribi, l’ente bilaterale per l’agricoltur­a veronese, ha diffuso le indicazion­i redatte dall’Usl 9: valutare il rischio; programmar­e i lavori con maggior fatica fisica in orari con temperatur­e più favorevoli e con pause in zone ombreggiat­e; mettere a disposizio­ne cappelli a tesa larga e abiti leggeri di colore chiaro e tessuto traspirant­e; creare punti-ristoro per idratarsi con acqua e altre bevande; prevedere una visita medica

Categorie più esposte In città i Servizi sociali monitorano la situazione di 1.300 anziani  per i lavoratori esposti. Riflette Alberto De Togni, presidente locale di Confagrico­ltura: «Sarebbe buon senso fare una pausa dalle 12 alle 16 per chi lavora sotto il sole. Certe ondate sono comunque un dato di fatto da anni. Sono molto più preoccupat­o per la disponibil­ità d’acqua non inquinata e a costi ragionevol­i per l’irrigazion­e di qualità, ma non solo: il grande caldo innesca grandinate e trombe d’aria, e porta all’esplosione di cimici che già registriam­o. Per frutta e ortaggi c’è quindi il rischio di scottature».

Anche Coldiretti, ieri, ribadiva le misure espresse dall’Usl 9 «per tutelare la sicurezza dei lavoratori» e aggiungeva: «Oltre i 35° le piante sono a rischio stressidri­co, i frutti a scottature, ortaggi e cereali possono essere danneggiat­i. Serviranno irrigazion­i di soccorso per salvare le coltivazio­ni mentre sarà favorito il diffonders­i di insetti dannosi come la cimice asiatica. Nelle stalle sono scattate contromisu­re per il benessere dei bovini, con i costi a triplicare, dalle docce refrigeran­ti ai ventilator­i fino agli abbeverato­i a pieno ritmo: ogni singolo capo beve fino a 140 litri d’acqua al giorno contro i 70 quando è fresco».

De Togni Frutta e ortaggi a rischio scottature

 ??  ?? L’Usl 9 ha predispost­o un opuscolo con i consigli su cosa fare per evitare colpi di calore: bere molti liquidi evitando alcolici e limitando il caffè, mangiare molta frutta e verdura, evitare di uscire tra le 12 e le 17, abiti leggeri e chiari con cappello e occhiali, bagnarsi spesso, ventilare gli ambienti al mattino presto e di sera, non cambiare i farmaci che si assumono senza consultare il medico.
L’Usl 9 ha predispost­o un opuscolo con i consigli su cosa fare per evitare colpi di calore: bere molti liquidi evitando alcolici e limitando il caffè, mangiare molta frutta e verdura, evitare di uscire tra le 12 e le 17, abiti leggeri e chiari con cappello e occhiali, bagnarsi spesso, ventilare gli ambienti al mattino presto e di sera, non cambiare i farmaci che si assumono senza consultare il medico.

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