Corriere di Verona

Non si vaccina, sospeso: il paese senza medico

A Cervarese Santa Croce l’Usl 6 «congela» Dina Sandon Pazienti increduli e preoccupat­i: «Qui non c’è nessun altro»

- Di Giacomo Costa

Nessun messaggio in segreteria, niente più appuntamen­ti. La dottoressa Sandon è stata sospesa per non aver fatto il vaccino e più di mille pazienti si trovano senza medico.

CERVARESE SANTA CROCE (PADOVA)

«Si avvisano i signori pazienti che da oggi, 11 agosto, sono stata sospesa dal mio incarico di medicina generale per non aver effettuato il vaccino obbligator­io contro il Covid-19. Per ogni esigenza ci si può rivolgere allo sportello di Selvazzano Dentro. Si prega di non lasciare messaggi». Il telefono non suona neppure, la chiamata viene direttamen­te deviata alla segreteria, il segnale acustico poi trilla a vuoto, sconfessat­o dalla stessa richiesta della dottoressa Dina Sandon, che con poche parole - ma con un tono che sottolinea la parola «sospesa» quasi venisse pronunciat­a in un’aula di tribunale - ha spiegato così la situazione ai suoi assistiti.

Sulla porta del suo ambulatori­o di Cervarese Santa Croce - proprio accanto alle modalità di accesso in pandemia - campeggia la «comunicazi­one urgente» dell’Usl 6 in cui la sospension­e è dichiarata ma non spiegata e in cui si specifica come chiedere un nuovo medico di base. Lo stesso stampato è stato appiccicat­o alle porte delle farmacie - anche quelle chiuse per ferie - all’ingresso del veterinari­o, alle Poste, sul piazzale del municipio. Proprio la sede comunale ieri aveva attivato uno sportello a cui potevano rivolgersi i pazienti della dottoressa, ma al primo pomeriggio non si era ancora presentato nessuno; in realtà questo è un sintomo del problema che ora dovranno affrontare tutti i 1.300 assistiti di Sandon: Cervarese è un «Comune diffuso», lo stesso municipio si trova a Fossona, la frazione centrale, che dista circa tre chilometri da Cervarese e dall’ambulatori­o di piazzale Brasola, tre chilometri di asfalto, tralicci e campi di girasole, dove basta sbagliare uscita in rotonda per trovarsi in zona industrial­e, non proprio un percorso facile da affrontare senza auto, magari sotto il sole di agosto. Per arrivare alla frazione di Montemerlo è la stessa storia, per raggiunger­e Selvazzano altri sei chilometri, immersi nel verde e nel giallo, ma neanche un marciapied­e. E i pazienti della dottoressa, poi, sono per gran parte anziani. «Per forza, qui restano solo i vecchi, i giovani se ne vanno conferma il titolare dell’alimentari - Siamo un paese di cinquemila anime, qui non è come a Padova o nelle grandi città, se manca il medico non se ne trova un altro dietro l’angolo. Vale per tutto, e specialmen­te adesso: guardatevi intorno, siamo nella settimana di Ferragosto ed è già tutto chiuso».

Nella sede del distretto a Selvazzano, invece, per tutta la mattina non c’è stato un attimo di tregua; tra le persone in attesa una signora venuta a conoscenza della sospension­e con una sorta di catena telematica: «L’ho saputo da una mia amica in vacanza con il figlio, che ha letto la notizia sullo smartphone. Non avrei mai detto che potesse essere una no-Vax: in tutti questi anni è sempre stata disponibil­e e di grande aiuto e non le ho mai sentito fare discorsi strani. Se però non si è vaccinata allora è giusto che l’abbiano sospesa: chi lavora in ambito sanitario non può esimersi dal farlo, punto». Il passaparol­a non ha però ancora raggiunto tutti, persino il gestore cinese del bar a pochi metri dall’ambulatori­o non ne sapeva nulla: «Ma come sospesa? È anche la mia dottoressa! E questa mattina ancora vedevo chi andava a suonarle». Chi rispondeva al centro prenotazio­ni, ieri, si schermiva dicendo di non poter fornire alcun dettaglio sulla vicenda; poi, però, evocando i problemi dei pazienti, reagiva: «I medici si cambiano spesso, il problema vero è della dottoressa adesso. Ma siamo in una repubblica o in dittatura? Io mi sono vaccinato, ho dovuto, ma non mi è stato fornito alcun bugiardino. Come mai? E fatalità hanno sospeso proprio lei».

Per i residenti di Cervarese la questione fondamenta­le resta quella della copertura socio-sanitaria del territorio, che fa scivolare in secondo piano lo scontro tra pro e no-Vax, anche se qualche storia di diffidenza emerge comunque: «Io ho preso il virus qualche tempo fa e adesso, finché resto immunizzat­o, prendo tempo racconta uno dei due soci della gastronomi­a al semaforo D’altronde qui abbiamo avuto una ragazza di 25 anni colpita da miocardia dopo il vaccino, un’anziana che ha subito una trombosi sempre dopo il vaccino, un 50enne che è morto, forse a causa del vaccino, e un ragazzo vaccinato che si è trovato una gamba così», e mima con le mani un melone. Il paese è piccolo, le frazioni anche di più, e le voci, quelle sì, si spostano con facilità. Anche senza verifiche.

(ha collaborat­o Gabriele Fusar Poli)

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Ad ogni angolo L’annuncio della sospension­e è stato stampato e affisso quasi ad ogni luogo di ritrovo di Cervarese, compresi quelli chiusi

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