Corriere di Verona

Zaia agisce bene la Lega? Ambigua

- Di Martina Zambon

«Mi piace la fermezza dimostrata dal presidente Zaia anche sui tamponi a pagamento e premendo sulle vaccinazio­ni». Il plauso arriva dal capogruppo Pd in Regione, Possamai, che però aggiunge: «Nella Lega però c’è ambiguità».

Per dirla con gli americani, quello pandemico è un «uncharted territory», un territorio sconosciut­o. Così la politica, anche quella regionale, da un anno e mezzo sta procedendo per aggiustame­nti di rotta continui. L’ultimo, in ordine di tempo, alla luce del boom di richieste legate al Green Pass, è stato lo stop ai tamponi rapidi gratuiti per tutti. Una scelta del presidente Luca Zaia che convince, però, anche l’opposizion­e in Regione. Giacomo Possamai, capogruppo Pd, plaude alla scelta.

Ci fosse stato da votare il provvedime­nto per limitare ad alcune categorie i tamponi gratis l’avrebbe votato?

«Sì. Io vedo positivame­nte la fermezza di Zaia di queste settimane. Ho notato uno scatto rispetto alle sue posizioni storiche. A quando ribadiva la libertà di vaccinarsi. Lo ripete anche ora ma, di fatto, calca la mano e sottolinea la necessità della vaccinazio­ne in modo diverso. Immagino perché tutti ci siamo resi conto del bivio davanti a cui siamo. Fra vaccinazio­ni e varianti, o la fermiamo prima o qui si riparte da capo».

Le proteste per lo stop alla gratuità non sono mancate...

«Trovo sia invece un segnale positivo mettere a pagamento i tamponi. Dal momento in cui si ha un accesso gratuito al vaccino, non vedo perché la scelta di non vaccinarsi, a fronte della chiara spiegazion­e scientific­a che questa è la cosa giusta da fare per sé e per gli altri, non debba implicare l’onere dell’alternativ­a al vaccino ad esempio per il Green pass, il tampone. Ciò detto, ci sono alcuni aspetti che vorrei fossero più chiari in casa Lega».

Cioè?

«Bisogna uscire dall’ambiguità. Zaia è stato molto chiaro, la Lega molto meno. Mi sembra sia il gioco del poliziotto buono e poliziotto cattivo. Penso al mio collega in consiglio, a

Tamponi a pagamento Giusto far pagare i tamponi perché i vaccini sono disponibil­i per tutti gratuitame­nte

capo della Lista Zaia, Alberto Villanova. Con l’ultima uscita pro vaccini anche contro alcuni parlamenta­ri veneti contrati, lui incarna la linea della fermezza. Dall’altro lato, però, c’è chi strizza l’occhio o va direttamen­te in piazza su posizioni che sono sostanzial­mente No vax. Chiamiamo le cose con le loro nome. Perché chi non ancora non si è vaccinato, di fatto, ha scelto di non vaccinarsi. A scapito dei tanti che davvero non possono vaccinarsi e che rischiano in prima persona. Chi oggi strizza l’occhio ai No vax e fa parte di un partito di governo, anche a livello regionale, resta nell’ambiguità. Per questo dico che l’uscita di Villanova ha sicurament­e segnato un punto».

Una Lega divisa a metà?

«Il tema mi appassiona solo alla luce del quadro complessiv­o. Non sono tempi comuni. Oggi il presidente della Regione è ancor più presidente di tutti e in questo momento lo sforzo è collettivo. La sua linea della fermezza mi convince per il bene di tutti. Diciamo che il mio auspicio è che un partito con cui,

obtorto collo, governiamo incarni questa stessa posizione in modo unitario.

Viviamo un tempo in cui la strumental­izzazione politica dovrebbe essere messa da parte. E, infatti, fra i partiti al governo, l’unico che ancora resta in una posizione ambigua è proprio la Lega».

Zaia è tornato anche sull’obbligo vaccinale ai sanitari rilevando che neppure nei nuovi contratti se ne fa cenno...

«In questo momento il vaccino per i sanitari è una conditio sine qua non per fare il medico. I duri e puri sono rimasti pochi, dialoghiam­o con i dubbiosi».

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Capogruppo, Giacomo Possamai, vicentino, classe 1990, è capogruppo Pd in Regione

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