Corriere di Verona

In un mese 7 colpi, anche in Comune

Ennesimo arresto per il ladro seriale che dopo una rapina fece spogliare la commessa

- Laura Tedesco

Nel febbraio del 2020 venne condannato a tre anni e 4 mesi di reclusione per aver tentato un doppio colpo di banca (fallito) lungo Corso Porta Nuova. Pena che doveva ancora finire di scontare: eppure, nonostante la sua sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio, il rapinatore di lungo corso Sergio Carissimi, 62enne, era già tornato in libertà. E, stando agli inquirenti, fuori dal carcere non ha certo perso tempo: nel giro di un mese,ha messo a segno ben 7 colpi.

Nel febbraio del 2020 venne condannato a tre anni e 4 mesi di reclusione per aver tentato un doppio colpo di banca (fallito) lungo Corso Porta Nuova. Pena che doveva ancora finire di scontare: eppure, nonostante la sua sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio, il rapinatore di lungo corso Sergio Carissimi, 62enne, era già tornato in libertà. E, stando agli inquirenti, fuori dal carcere non ha certo perso tempo: nel giro di un mese, tra i primi di aprile e maggio scorsi, il predatore seriale risulta essere riuscito a mettere a segno ben 7 colpi.

Uno dei furti, quello di un portafogli con all’interno bancomat e documenti, lo ha commesso il 2 aprile scorso a Palazzo Barbieri, ai danni di una dipendente del Comune di Verona. Un’altra razzìa, invece, l’ha portata a termine il successivo 22 aprile negli spogliatoi della Croce Verde, derubando una operatrice del bancomat. Oltre a questi due colpi, gli si contestano a stretto giro la ricettazio­ne di un bancomat rubato, l’uso indebito di quest’ultimo con la sottrazion­e di 149 euro, l’uso del bancomat dell’operatrice della Croce Verde «alleggerit­a» di 294 euro sul conto, la ricettazio­ne di carte di pagamento provento di furto, infine l’uso di queste ultime per prelievi indebiti dell’ammontare di 150 euro. Alla luce di tali e tante risultanze, il gip Marzio Bruno Guidorizzi su richiesta dalla Procura ha firmati un’ordinanza applicativ­a della misura cautelare della custodia in carcere sulla base dei gravi indizi di colpevolez­za che si basano soprattutt­o sulla sicura individuaz­ione dell’indagato attraverso le videoripre­se degli impianti di sorveglian­za. Per il gip, che stamattina lo sentirà nel corso dell’interrogat­orio di garanzia, si tratta di un soggetto dalla spiccata indole delinquenz­iale, come dimostra la sua lunga «carriera nel settore». Prima di questa ennesima carcerazio­ne, Carissimi era finito in cella l’8 gennaio 2019, quando in Corso Porta Nuova puntò il taglierino a una dipendente di

Banca Euromobili­are e venne bloccato dai passanti, che lo avevano fatto arrestare «in diretta». In passato, ha subito diversi ricoveri in ospedali psichiatri­ci giudiziari, anche per la particolar­ità di certe rapine di cui si era macchiato in passato.Una volta, a Brescia, durante un colpo in gioielleri­a, non si era accontenta­to di farsi consegnare i preziosi, ma aveva preteso che la commessa si spogliasse nuda davanti a lui e, uscito dal negozio, era rimasto nei paraggi a godersi lo «spettacolo» della donna che correva in strada nuda in cerca di aiuto.Il perito però lo ritenne «sano di mente».

I video Incastrato dai filmati, oggi verrà sentito dal gip. Nel 2019 fu bloccato dai passanti in Corso Porta Nuova

 ??  ??
 ??  ?? Palazzo Barbieri Tra i bersagli anche il Com une
Palazzo Barbieri Tra i bersagli anche il Com une

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy