Caldo, oggi l’allerta è arancione Preparatevi a 38 gradi percepiti Intanto soffrono la colture: la produzione veronese di mele e pere crolla ai minimi
L’allerta, oggi, sarà arancione. Fino a 35 gradi, sulla colonnina di mercurio, ma 38 quelli percepiti. Scivola, Verona, verso un weekend dal caldo africano.
La giornata di ieri, con allerta gialla e temperatura percepita fino a 36° intorno all’ora di pranzo, non ha visto segnalazioni particolari al 118 - il numero da comporre in caso di colpi di calore -, servizi sociali, protezione civile e centrale operativa della polizia locale. I consigli dell’Usl 9 rimangono invariati: bere molti liquidi evitando alcolici e limitando il caffè, mangiare molta frutta e verdura, evitare di uscire tra le 12 e le 17, abiti leggeri e chiari con cappello e occhiali, bagnarsi spesso, ventilare gli ambienti al mattino presto e di sera perché «la ventilazione naturale determina un miglior ricambio dell’aria», non cambiare i farmaci che si assumono senza consultare il medico. Una sorta di vademecum da tenere presente, soprattutto adesso che ci si avvicina al fine settimana più caldo dell’anno.
Intanto c’è chi fa già i conti dell’effetto-clima sul lavoro anche nel 2021. Parliamo del settore dell’agricoltura. L’annuale conferenza di Coldiretti Verona sulle previsioni produttive, tenutasi due giorni fa a Zevio, ha denunciato il calo di produzione di mele di almeno il 50% e di pere per il 90%. La stessa Coldiretti, come le altre associazioni di categoria, oltre a invitare le aziende a pause nel lavoro tra le 12 e le 16, aveva ricordato due giorni fa come frutta e ortaggi, col caldo di questi giorni, siano a rischio di scottature che possono portare a scartare il prodotto. Tornando a mele e pere, «su entrambe le produzioni c’è il forte condizionamento degli eventi climatici: il calo è legato alle gelate primaverili che hanno provocato danni rilevanti con la complicità della cimice asiatica, ricomparsa dopo un 2020 che aveva registrato minori presenze rispetto all’anno precedente», così Coldiretti.
Capo dell’area-ortofrutta dell’associazione, Giorgio Girardi sottolinea che nella provincia veronese gli ettari destinati alla melicoltura sono 4.621 e rappresentano oltre il 75% della produzione regionale. In Veneto l’offerta attesa per il 2021 sul mercato delle mele si posiziona su livelli ai minimi storici, poco più di 8.000 tonnellate, -70% sul 2019 e -90% sulla media tra 2015 e 2018. Gli ettari dedicati alla produzione di pere nel Veronese invece sono 1.435 e rappresentano il 48,52% della produzione regionale. Riflette Franca Castellani, vicepresidente di Coldiretti Verona: «In un momento storico così particolare e con tutto quello che sta vivendo la nostra frutticoltura, non possiamo che fare delle riflessioni e soprattutto rimboccarci le maniche: a livello nazionale abbiamo chiesto un incremento di risorse economiche per le calamità naturali e a oggi sono stati stanziati 160 milioni di euro, ma è chiaro che questa cifra è molto insufficiente rispetto ai danni stimati solo nel Nord Italia».
Prevenire L’Usl 9 sconsiglia vivamente di uscire tra le 12 e le 17 e di ventilare gli ambienti