A22, presto la missione romana per evitare la gara europea
Kompatscher e Fugatti dal ministro, si punta al partenariato pubblico privato
Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti presto a Roma per lo sblocco della partita A22. La convocazione, secondo fonti capitoline, potrebbe partire già entro settimana, per consentire un ultimo confronto tecnico sulla ipotesi Partenariato pubblico privato (Ppp), cioè la strada del progetto di finanza che potrebbe salvaguardare l’affidamento dell’autostrada ad Autobrennero, scaduto nel 2014 e proseguito negli ultimi sette anni tra proroghe e rinvii, con la spada di Damocle della gara europea, l’epilogo più temuto nel territorio, per il rischio di perdere il governo dell’infrastruttura. L’invito dovrebbe partire direttamente da Palazzo Chigi, dove il capo di gabinetto Antonio Funiciello sta seguendo il dossier su incarico del presidente del Consiglio Mario Draghi, d’intesa con il ministro Enrico Giovannini che, a propria volta, sta lavorando con il proprio capo di gabinetto, Alberto Stancanelli.
La convocazione di Kompatscher e Fugatti dovrebbe essere propedeutica alla stesura dell’emendamento ad hoc, inserito nel decreto Infrastrututture, necessario a sbloccare la procedura del Ppp, percorso ipotizzato in primis da Kompatscher come alternativa al riaffidamento diretto ad Autobrennero, sfumato per il mancato accordo con i privati, detentori di circa il 14% delle quote (ripartite tra Infracis, Serenissima, Banco Bpm, Condotte), la cui liquidazione sarebbe stata necessaria per arrivare alla società 100% pubblica, condizione imprescindibile per consentire l’approdo. Il progetto di finanza consentirebbe di «dribblare» la gara europea, perché dopo la presentazione della profittevoli posta di gestione, resterebbe comunque la possibilità per altri privati di avanzare ipotesi alternative. Orizzonte che, però, viene visto come poco probabile. Nella proposta di Autobrennero, ragionevolmente, entrerebbero interventi infrastrutturali di grande interesse per le comunità locali, ma poco pro«L’accordo se non addirittura onerosi dal punto di un privato «puro».
La tempistica prospettata, ipotizzerebbe la discussione in consiglio dei ministri (Cdm) tra fine agosto e inizio settembre, cui seguiranno i necessari passaggi parlamentari per la conversione entro 60 giorni. politico c’è — conferma Donatella Conzatti, senatrice di Italia Viva vicina alla viceministra Teresa Bellanova — ma la complessità tecnica dell’opzione Ppp, renderà con ogni probabilità necessario un approfondimento a breve con i territori».
Il pacchetto azionario di Autobrennero è per oltre il 57,4% ripartito tra Bolzano e Trento con la Regione Trentino Alto Adige al 32,29%. A questa quota si somma il 12,68% altoatesino distribuito tra Provincia (7,62%), Comune di Bolzano (4,22%), Camera di commercio (0,84%). E poi la quota trentina del 12,5% tra Provincia (7,93%), Comune di Trento (4,23%), ente camerale (0,34%). E se i soci veneti non avrebbero intenzioni «ostili» (come assicurato dal presidente del Veneto, Luca Zaia), dal versante emiliano Stefano Bonaccini punta apertamente sulla continuità per Autobrennero che, socia al 51% di Arc, darebbe garanzie sulla realizzazione della tratta Cispadana, collegamento tra Reggiolo Rolo e Ferrara Sud.
Conzatti L’accordo politico c’è, ma servirà confronto con i territori