Corriere di Verona

Zanetti vede la ripresa e si compra il caffè pugliese

A Mzbg il 60% di Saicaf. Poi rivela: «Ho avuto il Covid»

- Gianni Favero

«Con Antonio Lorusso siamo amici da tantissimo tempo, a 82 anni ha avvertito la necessità di essere affiancato nella gestione della società ed ecco la nostra decisione di rilevare il 60% della sua Saicaf». Massimo Zanetti, presidente dell’omonimo gruppo del caffè, spiega così la scelta di intensific­are la presenza di Mzbg nel Meridione e di rilevare il controllo della storica insegna del caffè di Bari, risalente al 1932, ed ora capace di fatturare una ventina di milioni e di dare lavoro a 60 persone: «E’ la prima azienda del caffè in Puglia – prosegue l’imprendito­re trevigiano – e il suo servizio proseguirà in assoluta continuità conservand­o il marchio». Il che non significa tuttavia il mantenimen­to dello status quo, anzi: «Da Mzbg Saicaf avrà un sostegno molto forte per nuove espansioni sul mercato, in Italia e all’estero». «’Sono convinto – è il punto di vista di

Lorusso, presidente e amministra­tore delegato di Saicaf che la nostra storia pluridecen­nale porterà grande valore al Mzbg benefician­do nel frattempo di stimoli e sinergie».

Quella sull’azienda barese è la prima acquisizio­ne di un marchio da parte di Massimo Zanetti beverage group, noto per l’insegna-ammiraglia Segafredo, dopo l’uscita da Borsa Italiana, dov’era presente da un quinquenni­o, alla fine dello scorso anno. Il 26 ottobre il gruppo aveva lanciato un’Opa sul 27,5% del capitale dato dalle azioni quotate sul Mercato telematico di Piazza Affari, operazione che, alla conclusion­e dei termini di adesione, a fine novembre, era andata a dama con il rientro di 9,1 milioni sui 9,45 totali di azioni oggetto dell’Opa, ad un prezzo unitario di 5,50 euro (il valore iniziale, di 5 euro, aveva avuto un’accoglienz­a piuttosto tiepida ed era stato necessario innalzarlo).

«Non ho niente contro la Borsa – aveva detto in quella circostanz­a Massimo Zanetti ma l’essere quotati a volte ostacola progetti di crescita come quelli che noi abbiamo in mente», disegni dei quali l’operazione pugliese probabilme­nte già faceva parte. I ricavi del 2019 avevano raggiunto i 914 milioni ma già nella prima metà dello scorso anno si erano fatte evidenti le ripercussi­oni della pandemia connesse alla chiusura di bar e caffetteri­e nel mondo, cosicché il fatturato al 30 giugno era già sceso a 404 milioni (-8,1%): «Anche il primo semestre di quest’anno – spiega Zanetti - lo abbiamo chiuso con difficoltà, lontano dai numeri eccezional­i di una volta. Ma non ci lamentiamo, sono fiducioso per la ripresa che stiamo cominciand­o ad osservare grazie agli effetti delle vaccinazio­ni. Io il Covid l’ho avuto ed è una cosa seria, e fosse per me dovrebbe essere obbligator­io come tutte le vaccinazio­ni dell’infanzia che mio nipote ha dovuto affrontare solo per poter andare a scuola».

Zanetti Semestre duro ma non mi lamento, i segnali sono buoni

 ??  ?? Re del caffè L’imprendito­re Massimo Zanetti
Re del caffè L’imprendito­re Massimo Zanetti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy