Nostalgia anni ‘70 Il rock dei Creedence Clearwater Revived
Sette album in cinque anni, dal 1968 al 1972. La parabola musicale dei Creedence Clearwater Revival fu tanto breve quanto fulminante con 28 milioni di dischi venduti solo negli Stati Uniti grazie a canzoni che, tra rock West Coast, folk e blues, sono diventate leggenda come Proud Mary, Bad moon rising o Fortunate Son. Per portare avanti il lascito musicale della band, trent’anni fa nacquero i Creedence Clearwater Revived sotto la guida del virtuoso chitarrista Johnny «Guitar» Williamson, già stella dei Titanic della hit Sultana, che, assieme a Wally Day, Chris Allen e John W. Doyle, ancor oggi porta sul palco tutti i «classici». Successi che si potranno ascoltare questa sera al Castello Festival sul palco dell’Arena Live Geox di Padova in una scaletta che si declinerà tra Have you ever seen the rain, Down on the corner, Run through the jungle, Susie Q, Who’ll stop the rain, I heard It through the grapevine e Hey tonight (ore 21.30, info www.castellofestival.it). Dopo lo scioglimento dei Creedence Clearwater Revival all’apice del successo, John Fogerty, frontman e songwriter principale del gruppo, continuò la propria strada solista con successi e tour mondiali, mentre fu più difficile per il fratello Tom, scomparso poi nel 1990, e per gli altri due membri della band, il bassista Stu Cook e il batterista Doug Clifford, che misero in piedi 25 anni fa la tribute band Creedence Clearwater Revisited con la quale girano ancora il mondo.