L’ultima tentazione: portare Ribery in maglia gialloblù
Il campione francese a 38 anni è tra gli svincolati Il precedente dell’amico Toni: a Verona si ritrovò
L’ultima tentazione di mercato dell’Hellas è Franck Ribery. Il Verona ci prova e il francese ha già dato l’assenso di massima a ripartire dalla maglia gialloblù. Svincolato dopo l’esperienza alla Fiorentina, Ribery cerca, a 38 anni, una nuova squadra per allungare una carriera carica di successi, di colpi magici, tra gol, assist e partite sontuose.
Il suo nome era stato avvicinato alla Lazio, prima che il club biancoceleste virasse verso altre soluzioni per il reparto offensivo, infine chiudendo proprio con l’Hellas per Mattia Zaccagni. A Ribery sta pensando anche la Sampdoria e su di lui ci sono i turchi del Fatih Karagumruk. Delle proposte sono arrivate dall’Arabia Saudita. Ipotesi, questa, che sul piano economico sarebbe ricchissima, ma che per ora non attira Ribery, desideroso, invece, di continuare a giocare in un campionato ad alta competitività, di restare in Serie A.
A Verona ha vissuto una straordinaria seconda giovinezza il suo amico Luca Toni, compagno d’attacco al Bayern Monaco, e l’opportunità di provare a emularlo intriga parecchio Ribery. Quanto all’Hellas, dal punto di vista dell’ingaggio la trattativa è aperta, il punto d’incontro si può trovare. Il Verona conta in avanti su Kalinic, Lasagna e Simeone con, a supporto, Barak, Cancellieri, Bessa e Caprari, appena arrivato dalla Sampdoria. Ribery aggiungerebbe qualità e grande classe alla squadra. Resta un giocatore che non può avere il passo dei giorni migliori, ma che ha dimostrato di saper ancora incidere. Nelle sue annate alla Fiorentina, Ribery ha totalizzato 51 presenze, con 5 gol fatti e 9 assist forniti. Il momento di dire basta non è ancora scattato per lui. Certo, l’operazione esce dal recinto cui ha abituato la gestione del «secondo» Maurizio Setti, condotta da Tony D’Amico secondo una politica orientata ad investimenti su profili emergenti o su giocatori che siano in fase di maturazione, con un potenziale che, anche in prospettiva, risulti crescente.
Ribery rappresenta, piuttosto, il ritratto di un tipo di giocatore che è stato nelle corde del “primo” Setti, affascinato dal campione di fama, al centro delle luci del calcio internazionale. Una linea di pensiero che fruttò moltissimo, appunto, con Toni, diventato l’uomo dei record per il Verona: miglior realizzatore di ogni tempo in Serie A, di cui è stato anche capocannoniere, nel 2014-2015, cosa mai avvenuta per un calciatore dell’Hellas. Tutt’altro esito hanno avuto le scelte che hanno portato al Verona Rafa Marquez e
Javier Saviola. Il primo rimase in gialloblù per un anno e mezzo. Accolto con un clima trionfale, con tanto di passerella in Piazza Bra, saluti istituzionali e bagno di folla, Marquez non fu mai all’altezza della fama di eccezionale difensore che l’aveva contraddistinto. Saviola giocò poco, quando ne ebbe l’occasione un segno lo lasciò, ma non era più il Conejito degli anni d’oro. Infine, il flop più bizzarro fu Antonio Cassano, comparso nel ritiro di Primiero San Martino di Castrozza nell’estate del 2017. In pochi giorni lasciò il calcio per due volte, prima facendo marcia indietro in una rocambolesca conferenza stampa, dopo salutando per davvero. Con Ribery, dunque, il Verona ci potrebbe riprovare: suggestioni di fine estate (e mercato), ma la sorpresa resta accesa
51
Presenze
Nelle ultime due stagioni con la Viola
5
Reti
I gol di Ribery con la maglia della Viola
9
Assist
I passaggi decisivi di Ribery con la Fiorentina