Corriere di Verona

Vaccinato, over 70 muore con il Covid

Il decesso a Legnago, l’Usl 9: «Aveva altre patologie». Ieri 123 nuovi contagi

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Era ricoverato in terapia intensiva a Legnago, contagiato, per quanto già vaccinato, dal Covid-19, ma non ce l’ha fatta.

Ieri nel Veronese una nuova vittima (due secondo il rapporto di Azienda Zero ma una è stata registrata in ritardo rispetto alla data del decesso, il 23 agosto). Si tratta di un uomo over 70 e affetto anche da altre patologie: l’infezione da coronaviru­s avrebbe peggiorato un quadro clinico già serio.

Era ricoverato in terapia intensiva a Legnago, contagiato, per quanto già vaccinato dal Covid-19, ma non ce l’ha fatta. Ieri nel Veronese una nuova vittima (due secondo il rapporto di Azienda Zero ma una è stata registrata in ritardo rispetto la data del decesso, il 23 agosto). Un uomo over 70 e affetto anche da altre patologie: l’infezione da coronaviru­s avrebbe peggiorato un quadro clinico già serio. Si tratta di episodi rari — statistich­e alla mano, nelle ultime settimane nelle terapie intensive vengono ricoverati per lo più pazienti che non si sono sottoposti a vaccinazio­ne — ma nel caso di persone anziane già colpite da altre malattie il Covid può rivelarsi fatale anche se in forma lieve.

Negli ospedali del Veronese, il numero delle persone nei reparti di area non critica e nelle rianimazio­ni è pressoché costante: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 41 pazienti nelle aree meno gravi (14 a Borgo Roma, 13 a Legnago, 3 a Villafranc­a e 11 a Negrar) contro i 49 di martedì. In rianimazio­ne, invece, ieri c’erano 11 persone, una in meno del giorno prima. Anche sul fronte contagi la situazione è stabile: più 123 casi segnalati ieri mattina da Azienda Zero mentre martedì erano 127. In tutto, gli attualment­e positivi sono 1.835 e i decessi da inizio pandemia 2.638.

In parallelo continua la campagna vaccinale e, finito il mese delle vacanze, nel Veronese si sta tornando ai numeri del pre-estate: 4.914 inoculazio­ni nelle ultime 24 ore che portano i veronesi vaccinati almeno con una dosa a 1.162.836. Nel totale sono conteggiat­e anche le persone che si sono rivolte alla farmacia di fiducia per l’iniezione, che in città e provincia non sono pochi. Tra il 23 e il 29 agosto, sono state eseguite nelle strutture di Federfarma 899 vaccinazio­ni (4.536 da inizio campagna) di cui 349 di under 19, il numero più alto di tutto il Veneto. «Abbiamo notato che da noi i genitori si sentono più sereni a portare i figli, è un ambiente più familiare — spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona — . Siamo molto soddisfatt­i dei risultati che stiamo avendo: è un impegno in più di cui ci siamo fatti carico per senso di responsabi­lità verso la nostra comunità».

Sono 85 farmacie di Verona e provincia che hanno aderito alla campagna vaccinale. «Potrebbero aggiungers­ene anche altre — continua la presidente — come, ci auguriamo, potrebbe aumentare il numero di persone e soprattutt­o di giovani che si rivolgono a noi per la somministr­azione del vaccino». In farmacia, possono prenotare solo soggetti sani: «Non possiamo accogliere persone che assumono terapie e che presentano allergie — conclude — per ragioni di sicurezza sanitaria». (g. b.)

Federfarma Sono 85 gli associati che hanno aderito alla campagna vaccinale. Somministr­ate più di 4.500 dosi, di cui 899 tra il 23 e il 29 agosto

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