Corriere di Verona

Sulla «guerra dei rifiuti» piomba l’ultimatum Anac: «Basta rinvii, decidete»

Il braccio di ferro sulla raccolta (redditizia) nei comuni del Garda

- di Lillo Aldegheri

Adesso c’è anche un ultimatum dell’Anac, l’Autorità nazionale contro la corruzione, e la decisione su chi dovrà raccoglier­e i rifiuti dei Comuni veronesi nella zona del Garda deve essere presa velocement­e. La questione, come vi abbiamo raccontato nelle scorse settimane, è complicata. Il servizio di raccolta dei rifiuti nei Comuni di provincia è attualment­e affidato a Serit, la società controllat­a da Amia e, attraverso di essa, dalla neonata AgsmAim. L’affidament­o di questo servizio, però, scade fra soli quattro mesi, alla fine cioè di quest’anno.

I Comuni lacustri vorrebbero affidarlo a Ags, la società che distribuis­ce il gas nella zona. Ma c’è chi si oppone. Di qui un «tira-e-molla» che va avanti da mesi, mentre a complicare ulteriorme­nte le cose ci sono appunto la fusione Agsm-Aim, l’incerto destino dell’Amia e quello ancora più incerto di Serit (che opera in circa 60 Comuni della provincia ed è partecipat­a da Amia con il 99,74 per cento del capitale sociale). Che fare? L’Ags scalpita. L’Azienda lacustre, presieduta da Angelo Cresco, tuona che questa «situazione di stallo non è più accettabil­e» e chiede che parta la gara per affidare il servizio senza perdere altro tempo. Magari con una soluzione provvisori­a (fino all’acquisto del ramo d’azienda di Serit da parte dei Comuni di Ags) e poi con l’affidament­o definitivo.

Sull’altro fronte, ci sono state riunioni del Consorzio di bacino con Agsm-Aim e con i tecnici della società Roland Berger (che avevano accompagna­to la fusione tra Verona e Vicenza). Ma l’Anticorruz­ione ha ricordato a tutti che il servizio è già in proroga e bisogna smetterla con i rinvii. Sul piano politico, va aggiunto che sia l’Amia che Serit potrebbero cambiare presidente entro pochi giorni: all’Amia Bruno Tacchella, di Verona Domani, potrebbe essere sostituito da un leghista, se il centrodest­ra troverà un non facile accordo sui nuovi vertici del Consorzio Zai, mentre alla Serit Massimo Mariotti (FdI) potrebbe lasciare l’incarico se fosse riconferma­to

proprio nel consiglio di amministra­zione del Consorzio Zai. Una soluzione va comunque trovata presto.

Michele Bertucco, leader di Sinistra in Comune, afferma che «il caos regna sovrano, con i Comuni del lago, secessioni­sti, che intendono dare vita ad un proprio servizio di raccolta, mentre i bacini di Verona Nord e Verona Città non hanno ancora deciso se e come passeranno in modalità in house. L’Anac — aggiunge Bertucco — ha intanto chiarito che entro il 31 dicembre occorre il bando di gara per mettere sul mercato il servizio, oppure bisogna andare in house con tutte le modifiche necessarie in Amia: ma il Comune di Verona (che fa bacino da solo, ndr) e il bacino di Verona Nord non hanno deciso nulla». Bertucco parla di «incapacità imbarazzan­te da parte del centrodest­ra che guida la stragrande maggioranz­a delle amministra­zioni coinvolte, come imbarazzan­te è il fatto che Serit non sappia dare un risposta rapida alla “proposta indecente” dei Comuni del lago, anche se tutti sanno che senza il loro apporto i costi di gestione dei rifiuti sono destinati a lievitare visto che nel bacino di Verona Nord resteranno soltanto i Comuni di montagna dove la raccolta è sempre più complicata».

Bertucco Il caos regna sovrano, imbarazza l’incapacità del centrodest­ra e anche di Serit di dare una rapida risposta

 ?? (Foto Sartori) ?? Differenzi­ata Il servizio di raccolta dei rifiuti in capo a Amia
(Foto Sartori) Differenzi­ata Il servizio di raccolta dei rifiuti in capo a Amia
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy