Corriere di Verona

Salvini: test gratuiti Lega veneta spiazzata l’opposizion­e attacca

Dopo l’imbarazzo per i parlamenta­ri nelle piazze No Vax un nuovo episodio allontana leader e amministra­tori Per il presidente la gratuità era «una scappatoia dal vaccino»

- di Marco Bonet

«Itamponi devono essere gratis» dice Salvini. Ma in Veneto Zaia li fa pagare: «La gratuità era una scappatoia No Vax».

Maurizio Fugatti presidente del Trentino Ci adeguiamo alle norme nazionali, se parlamento e governo non le cambiano, continuere­mo ad applicarle così come sono

Giacomo Possamai capogruppo Pd Veneto Esistono due Leghe, è evidente e quella di Zaia ha ragione: ma è in grado di imporre la sua linea a Roma, di far pesare tutti i voti che ha?

Nel giorno in cui si registra il nuovo flop delle proteste No Vax-No Green Pass, con zero persone (zero) al presidio annunciato davanti a Palazzo Balbi, sede della Regione, ci pensa il leader della Lega Matteo Salvini a mettere in difficoltà il presidente Luca Zaia, con una nuova uscita controcorr­ente in tema di vaccini, certificaz­ione verde e tamponi. «Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontaria­to e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti - ha detto l’altro ieri Salvini -. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicam­ente difficile». Quindi Salvini ha sfidato gli alleati di governo («Vediamo se Pd e Cinque Stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in commission­e») e ironizzato: «Non si tratta di essere No Vax o No Green Pass si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24 mila euro in contanti nella cuccia del cane…», con evidente riferiment­o alla vicenda che ha visto protagonis­ta la senatrice dem Monica Cirinnà.

C’è solo un problema: un mese fa è stato Zaia ad annunciare in conferenza stampa a Marghera che avrebbe eliminato la gratuità dei tamponi in Veneto, per due ragioni. La prima di carattere economico ed organizzat­ivo, visto che complici i turisti si era arrivati a picchi di 52 mila test al giorno (tra un po’, peraltro, partiranno le scuole, per le quali la Regione ha già dovuto acquistare un milione di test salivari); la seconda di carattere etico visto che a detta del presidente «per molti i tamponi gratis erano diventati una scappatoia per non vaccinarsi, abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto alla diligenza, ondate senza senso». Quindi Zaia aveva circostanz­iato: «Noi abbiamo il dovere di fare i tamponi agli ammalati, a chi ha avuto contatti con loro, ai lavoratori della sanità e delle case di riposo e a chi va a trovare i congiunti in queste strutture». Tutti gli altri, a maggior ragione se possono vaccinarsi, se li devono pagare, sborsando tra 8 e 22 euro.

Tanta era la convinzion­e di Zaia circa la bontà della sua scelta che l’indomani la difese dagli attacchi proprio dei leghisti come Francesca Donato, eurodeputa­ta, tra le custodi dell’ortodossia salviniana: «No, Zaia, i tamponi non sono una scappatoia per il vaccino sono ad oggi l’unico strumento per sapere se si è stati contagiati. I veneti vaccinati muniti di Green Pass infetteran­no gli altri come i No Vax che disprezzat­e tanto» disse Donato. La replica di Zaia fu lapidaria: «Il mondo è pieno di commissari tecnici della nazionale ma un discorso è essere sugli spalti a fare la formazione ideale, un altro è essere Mancini in campo. Io so che nel giorno in cui ho annunciato lo stop alla gratuità dei test abbiamo registrato 8 mila prenotazio­ni per la vaccinazio­ne».

Ma ora che a dirlo è Salvini? Con questo episodio, che segue la bocciatura del Green Pass da parte della Lega in commission­e Affari sociali alla Camera e la presenza di parlamenta­ri (anche veneti) di comprovato rito salviniano alle manifestaz­ioni allestite dai NoVax in piazza, si allarga la faglia nel Carroccio tra «il partito degli amministra­tori», costretto suo malgrado a resistere nella trincea Covid (e difatti il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti chiarisce: «Il Trentino si adegua alle decisioni che vengono prese dal parlamento e dal governo, se non cambierà la legge nazionale, non cambierann­o nemmeno i provvedime­nti adottati sul nostro territorio») ed «il partito dei politici», che in affanno per le performanc­e di Fratelli d’Italia cerca di recuperare consensi da un lato cavalcando battaglie storiche come quella sui migranti (anche se l’offensiva contro il ministro dell’Interno Lamorgese è stata sgambettat­a dalla mozione di sfiducia di Fdi, che la Lega non voterà pena il mettersi fuori dalla maggioranz­a Draghi), dall’altra mantenendo una linea quanto meno ambigua sul tema vaccini-Green Pass. I leghisti veneti, nella quasi totalità schierati con Zaia, vivono la situazione con imbarazzo: «Mettere in difficoltà i nostri amministra­tori, da sempre il punto di forza della Lega, è un autogol clamoroso. Salvini ha dilapidato il 10% dei nostri voti in un anno, se vuole andare avanti così...».

Una difficoltà evidenziat­a dal capogruppo del Pd in Regione, Giacomo Possamai: «Non è la prima volta che emergono due Leghe nella Lega, la spaccatura interna tra il “poliziotto buono Zaia” e il “poliziotto cattivo Salvini” è evidente e non mi sembra sia solo un gioco delle parti perché l’elettorato e i dirigenti della Lega sono molto disorienta­ti. Se è solo strategia, mi pare perdente. Non c’è dubbio che ad essere nel giusto, sui test gratuiti come sui vaccini e il Green Pass, sia Zaia: è inaccettab­ile che i No-Vax si facciano i tamponi a spese della collettivi­tà. Ma mi domando: Zaia ha la forza per imporre la sua linea a livello nazionale, per imprimere alla Lega il cambiament­o? Se esiste una Lega diversa, è tempo che emerga, è il momento della maturità. Zaia ha preso tanti voti, ma sa farli pesare quando arriva il momento di avere coraggio?».

 ??  ?? I No Vax li vogliono gratuiti
In questo modo possono ottenere il Green Pass
I No Vax li vogliono gratuiti In questo modo possono ottenere il Green Pass

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy