Tende, prefabbricati e 473 studenti in più
Ecco gli istituti veronesi che crescono
Il liceo artistico di via delle Coste, che conta cinque nuove classi, chiederà ospitalità nelle aule di via Polveriera vecchia. Tensostrutture e container in arrivo a Villafranca: all’istituto Anti (una classe in più) e al liceo scientifico Medi, che si espande anche in una scuola media.
È di ieri la delibera con cui la Provincia, secondo un investimento di 600mila euro, assegna gli spazi scolastici per il rientro in classe nelle 51 scuole superiori di competenza. Quasi 500 gli studenti in più rispetto all’anno scorso
Dodici scuole. Interessate ad aule-extra (come nel caso del «Liceo Artistico», che in città vedrà alcune classi spostarsi in via Polveriera Vecchia nell’edificio sistemato in aprile dalla Provincia) oppure a tensostrutture (come l’«Anti» e il «Medi» di Villafranca che ne avranno tre in totale a disposizione) oppure a moduli scolastici prefabbricati (come il «Guarino Veronese» e il «Dal Cero» di San Bonifacio). È di ieri la delibera con cui la Provincia, secondo un investimento di 600mila euro, assegna gli spazi scolastici per il rientro in classe nelle 51 scuole superiori di competenza. La cornice parla dell’anno più affollato, con una popolazione specifica salita a 35.574 studenti, 473 in più rispetto all’anno scorso, per un totale di 1.553 classi, con i licei e gli istituti di provincia a crescere e l’alberghiero a calare: sia nei casi di segno «più» sia nei casi di segno «meno», comunque, ci sono novità sostanziali. Parliamo di un rebus intricato, quello legato a sedi e scuole, visti il ricorso alla Dad da limitare allo stretto indispensabile rispettando al contempo quelle normative che prevedono mascherina e distanziamento minimo di un metro o, dove non sia possibile, l’uso comunque della mascherina stessa.
Tra i più bisognosi, si diceva, è il Liceo Artistico di via delle Coste, 144 iscritti in più ossia cinque nuove classi: Palazzo Scaligero ha reso disponibili le aule dell’edificio di via Polveriera Vecchia, venduto da Fondazione Cariverona alla Provincia stessa e sistemato circa cinque mesi fa. Le tensostrutture arrivano a Villafranca. Due saranno noleggiate per l’istituto Anti, ch’è cresciuto di una classe e userà anche alcune aule-container. Una tensostruttura, invece, al liceo scientifico Medi, che temporaneamente potrà contare anche su alcune aule delle scuole medie Dante Alighieri. Va detto che il Medi rientra in un progetto d’ampliamento che riguarda anche il «Guarino Veronese» e il «Dal Cero» di San Bonifacio, dove da febbraio 2022 ci saranno otto moduli prefabbricati a noleggio mentre per l’inizio delle lezioni il Comune affitterà alla Provincia alcuni locali di Casa Natura, immobile gestito dalla sezione del Club Alpino Italiano: l’analisi progettuale d’ampliamento prevede un blocco edilizio permanente di nuove aule, ed è un’idea che la Provincia sta valutando anche su Valeggio sul Mincio, dove il progetto sarebbe funzionale a un nuovo indirizzo scolastico, in fase di definizione, che risponderebbe all’esigenza di ampliare l’offerta formativa nell’area del lago di Garda.
Tornando in città, i 133 iscritti in meno registrati all’istituto alberghiero Berti, di fatto una riduzione equivalente a sette classi, portano all’accorpamento dell’intera scuola, che aveva anche una sede a Soave, al Chievo. In parte, l’istituto tecnico economico Marco Polo, -50 iscritti, si sposta in Ca’ di Cozzi, «anche per “alleggerire” in futuro la pressione su due scuole in decisa crescita e con spazi ridotti - fa sapere la Provincia - cioè il Lorgna-Pindemonte, +53 alunni e +3 nuove classi, e il Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano, +114 studenti e +4 nuove classi: per quest’ultimo nel 2022 sei nuove aule, nel frattempo la scuola potrà usare tre aule delle medie». Infine il legnaghese: il liceo «Cotta» cresce di 16 alunni e «la scuola, già di per sé “sovraffollata”, potrà contare su spazi messi a disposizione dal Comune e dall’associazione Alpini». L’aumento più rilevante, a Legnago, lo fa segnare il «SilvaRicci», +63 alunni: «Qui, come già accaduto per il “Minghetti”, saranno messi a disposizione gli ex alloggi del custode riadattati a spazi scolastici spiega la Provincia - mentre è confermato anche quest’anno il noleggio di due tensostrutture per il “Medici”». Per «garantire la ripresa della scuola in maggior sicurezza» sono state fornite «sedute singole con ribaltine» ed è stato indicato alle scuole di seguire il criterio della «rotazione» o «dell’uso dei laboratori, dove possibile, per la didattica». E nel caso l’emergenza Covid lo rendesse necessario, sono stati individuati, «ulteriori spazi utilizzabili».
Aule di scorta
In caso di nuova emergenza Covid, la Provincia individuerà ulteriori spazi utilizzabili