Verona chiede il filobus da 24 metri
Via libera del governo, si decide alla conferenza dei servizi dell’11 ottobre
Ieri mattina il governo ha approvato il decreto legge che dà la possibilità di mettere in circolazione mezzi pubblici più grandi: i tram e i filobus potranno avere una lunghezza massima di 24 metri anziché di 16.50, come ora. Decidono gli enti locali. L’impatto sul progetto filobus di Verona si vedrà l’11 ottobre, giorno della conferenza dei servizi sul tema. Le osservazioni delle Circoscrizioni sono attese entro il 15 settembre.
Via libera del governo Draghi al filobus da 24 metri per Verona. Ieri mattina, a Palazzo Chigi, è stato approvato il decreto-legge «in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale». All’interno del decreto c’è una norma che, diversamente a quanto accadeva finora, dà la possibilità di mettere in circolazione mezzi pubblici più grandi: i tram e i filobus potranno quindi avere una lunghezza massima di 24 metri anziché di 16.50, com’era previsto finora. La novità sarebbe stata espressamente richiesta da alcuni Comuni, tra cui quello di Genova e quello di Verona. E in riva all’Adige, ovviamente, la nuova norma riguarda direttamente il futuro filobus.
Come abbiamo scritto il 22 agosto scorso, le varianti al progetto sono state pubblicate e verranno discusse da un’apposita Conferenza dei Servizi il prossimo 11 ottobre. Nel nuovo progetto è scritto che il veicolo finora previsto per Verona sia lungo 18,75 metri (tranne 6 veicoli già pronti e realizzati nella versione da 18 metri). La variante stessa aggiunge però che il veicolo lungo 24 metri «attualmente non è ammesso alla circolazione in Italia ma, nell’ambito delle armonizzazioni europee in corso, potrebbe essere autorizzata in futuro e risultare una integrazione interessante alla flotta prevista per la città di Verona, in special modo per l’elevata capacità di trasporto». E proprio ieri, come abbiamo visto, il governo ha dato via libera ai filogalleria bus «lunghi», che adesso potranno essere utilizzati anche da Amt.
Ogni decisione dovrebbe comunque essere presa nella riunione di tutti gli enti interessati, già prevista per l’11 ottobre. Il testo approvato ieri dal Consiglio dei ministri recita testualmente che «gli autosnodati e i filosnodati destinati a sistemi di trasporto rapido di massa possono raggiungere la lunghezza massima di 24 metri su itinerari autorizzati in sede riservata dal ministero delle Infrastrutture». La variante al progetto iniziale del filobus prevede la cancellazione della pedonale di via San Paolo, il passaggio in via Pisano (direzione centro) e via Spolverini (direzione est) in Borgo Venezia, il passaggio del filobus all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi e il dimezzamento dei tempi per costruire il sottopasso in zona Città di Nimes (da 696 giorni a meno di 360, tra la fine di un’edizione del Vinitaly e l’inizio di quella dell’anno dopo). Come annunciato, sarà ridotta di 6 chilometri la parte di percorso in cui il filobus sarà collegato ai fili elettrici aerei. Le Circoscrizioni dovranno dare il loro parere sul nuovo progetto entro il 15 settembre.
Tornando infine sul decreto varato ieri dal governo Draghi, va detto che prevede altre novità importanti da attuare anche a Verona, dove si potranno dedicare più stalli di sosta alle auto elettriche e ai veicoli di donne incinte o di genitori con un bambino di meno di due anni, dotati del permesso rosa. Sosta vietata invece negli spazi riservati alla fermata dei veicoli adibiti al trasporto scolastico e multe più pesanti a chi parcheggia nei posti riservati ai disabili (fino a 328 euro per le moto e fino a 660 per le auto).
L’importanza delle dimensioni
Il veicolo previsto finora per Verona è lungo 18,75 metri, oltre a sei veicoli di 18 metri già pronti, ma ora a decidere saranno gli enti locali