Corriere di Verona

Padri Camilliani in campo In città ora è aperto un nuovo punto tamponi

In via Bresciani fino a 800 test al giorno

- Lorenzo Fabiano

Dopo la chiusura del grande hub in fiera, è ufficialme­nte partita la cosiddetta «fase due». Una fase all’insegna di maggior prossimità, più addentrata nelle maglie della città. Mercoledì aveva aperto i battenti il nuovo punto tamponi all’ospedale di Marzana; ieri è stata la volta del Centro Camilliano in via Bresciani a Ponte Crencano. All’apertura ufficiale di ieri sono intervenut­i il Vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti, il Sindaco di Verona Federico Sboarina, il Direttore Generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e il Presidente dell’Associazio­ne religiosa degli istituti sociosanit­ari Padre Virginio Bebber.

«La Chiesa si prende cura dell’uomo nella sua interezza – ha sottolinea­to il Vescovo Zenti -. Sulla vaccinazio­ne ci siamo espressi in modo esplicito: oltre che lecita, è etica e morale. Nessuno deve temerla. La Chiesa è interessat­a al bene delle persone affinché possano tornare a vivere nella normalità sociale, pacifica, e responsabi­le». Il Vescovo ha avuto quindi dure parole nei confronti delle autorità cinesi: «Dovrebbero battersi i pugni sul petto e ripianare i danni per l’omertà con cui hanno gestito questa pandemia».

«Perdiamo la fiera; e per fortuna, vi dico. Può finalmente tornare al suo lavoro di volano economico della città – ha rimarcato il Sindaco Sboarina -. All’inizio dell’emergenza avevamo bisogno di un grande spazio, perché i numeri lo richiedeva­no. Ora abbiamo ne abbiamo trovati altri, non più per grandi masse di persone ma con più prossimità. Questo sito è un servizio reso a uomini e donne della nostra città. Continuiam­o a lavorare insieme per la salute della nostra comunità».

Tre desk di accettazio­ne, quattro sale tamponi; il Centro Camilliano è aperto tutti i giorni dalle sette del mattino alle sette di sera, con una capacità di produrre circa 800 test al giorno: «Dopo aver aperto il centro tamponi di Marzana, apriamo ora questo, mentre il Drive-In di San Giovanni Lupatoto era già in funzione - ha spiegato il dg dell’Usl 9 Girardi -. Da marzo 2020 abbiamo fatto due milioni e mezzo di tamponi, grazie alla collaboraz­ione con l’Azienda Ospedalier­a e le associazio­ni di volontaria­to. Il clima di tensione che si è creato attorno al Green Pass mi amareggia; una divisione sociale derivata dalle regole imposte. Vorrei vedere maggior distension­e, il virus va combattuto tutti insieme e non facendoci la guerra tra di noi».

Ha preso quindi la parola Padre Bebber, presidente dell’Associazio­ne religiosa degli istituti sociosanit­ari, con al suo fianco padre Danio Mozzi, direttore del Centro Camilliano di Formazione: «Noi Camilliani siamo da sempre a servizio della popolazion­e. Nessuno deve sentirsi isolato per far sì che la gente possa tornare a una vita quantomeno semi-normale. Il servizio tamponi serve proprio a questo».

Il vescovo Zenti La Chiesa vuole il ritorno alla normalità

Il dg Usl Girardi Da marzo 2020 fatti due milioni e mezzo di tamponi

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(foto Sartori) L’inaugurazi­one Il centro tamponi allestito dai Padri Camilliani di via Mercantini

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