Il Giarol Grande cambia gestore In arrivo eventi, cucina e camping
Il parco a Nadia Onlus per 9 anni. Bassi: «La proposta migliore»
Il grande «polmone verde» del Giarol Grande cambia gestione. La gara pubblica, indetta a questo scopo dal Comune di Verona, aveva visto la presentazione di due offerte, e a spuntarla (in qualità di capofila di una serie di altre organizzazioni del terzo settore) è stata la Nadia Onlus, associazione di volontariato nata nel 1996 che si occupa tra l’altro di favorire l’adozione di bambini provenienti da Paesi esteri.
La vasta area (316 mila metri quadrati all’interno del parco dell’Adige, nella zona di Porto San Pancrazio, meta di centinaia di veronesi per passeggiate e gite in ambiente naturale) aveva visto da tempo andare in crisi i suoi attuali gestori, la cooperativa «8 marzo», più diversi altri soci, ma adesso dovrebbe aprirsi ad una nuova vita. I nuovi gestori puntano infatti ad unire le coltivazioni agricole, la manutenzione ordinaria, straordinaria e la pulizia dell’intero sito ad una serie di nuove attività aperte al pubblico: laboratori per le scuole, doposcuola e centri estivi, feste di compleanno, escursioni naturalistiche guidate per famiglie, incontri sulla «green economy» e sulla mobilità sostenibile.
E sono anche previste iniziative turistico-gastronomiche, la creazione di un punto di ristoro con preparazione e somministrazione di cibo e bevande, un’area barbecue e, in futuro, uno spaccio di prodotti da agricoltura biodinarativa mica o a chilometri zero, nonché la creazione di un agricampeggio e di un agriturismo.
Nello scorso mese di luglio era stato pubblicato un avviso pubblico per manifestazioni d’interesse di soggetti del terzo settore, scaduto l’11 agosto. Le due proposte arrivate, quella di Nadia Onlus e l’altra dell’associazione di promozione sociale «L’Abbraccio», sono state esaminate e la prima si è aggiudicata il compendio per 9 anni. Per un affitto di 35mila euro l’anno, cifra rimasta invariata rispetto agli anni scorsi, Nadia Onlus, assieme alla cooperativa sociale «Prestatori», alla coopesociale «Nadia Work Onlus» e all’azienda agricola Antonio Sterzi, si sono aggiudicati la gestione di 216 mila metri quadri di terreno e i tre fabbricati che costituiscono la corte rurale.
L’assessore comunale al Patrimonio, Andrea Bassi, ha spiegato che «tutta la procedura è stata svolta nella massima trasparenza, per garantire al Giarol Grande la migliore gestione possibile, per rivitalizzare e valorizzare l’area rendendola fruibile a tutti i veronesi, e tra le due proposte pervenute gli uffici hanno scelto la più completa e adeguata, mettendo assieme ambiti differenti, dall’ambiente al sociale». Al momento nel compendio sono ancora presenti gli ex gestori, ha concluso Bassi, «perché abbiamo preferito non lasciare abbandonata l’area neanche per un giorno, mentre i nuovi aggiudicatari subentreranno non appena possibile, nell’arco di qualche mese».
Cultura «verde»
Previsti laboratori per le scuole, e poi incontri su «green economy» e mobilità sostenibile