Corriere di Verona

Io, Aziza e il futuro che non c’è Ma qualcuno verrà a salvarci?

- di Sima A cura di Pamela Ferlin

Oggi ho un po’ di febbre, e ho accolto questo fatto quasi come una benedizion­e, almeno non dovrò giustifica­re alla mamma che sto quasi tutto il giorno a letto, lo so che lei non fa che preoccupar­si per me, ma io davvero non ce la faccio. Quel poco di energie che riesco a recuperare le impiego per sostenere Aziza che mi sembra più a terra di me. Siamo entrambe disperatam­ente sole, ma mi sembra che per lei il buio sia ancora più buio.

Ci scambiamo pensieri e opinioni con uno strano ritmo, decine di domande e risposte frenetiche e poi, senza preavviso, silenzio per ore. Dipende dalla connession­e che viene e va e dal fatto - per lei - che trovandosi a casa di parenti sa che deve partecipar­e della vita domestica aiutando la cugina di suo padre ad occuparsi del figlio piccolo.

Abbiamo commentato la formazione del nuovo governo talebano, nel quale naturalmen­te le donne saranno assenti, però pare lasceranno la possibilit­à alle studentess­e di tornare all’università. Nessuna delle due ci crede davvero, sappiamo che in questo momento cercano di avere una immagine moderata davanti al resto del mondo. In verità per lei è ancora più inverosimi­le l’ipotesi di poter ricomincia­re a studiare, perché lei è iscritta alla facoltà di legge, l’aveva scelta piena di slancio e di dedizione, voleva diventare un’esperta del campo perché in cuor suo ha sempre creduto nella Giustizia come valore assoluto e da perseguire. Lei vuole essere una donna giusta che vive in un mondo giusto e intendeva fare attivament­e la sua parte. Soprattutt­o per poter rendere il nostro paese un posto migliore per tutti, ma specialmen­te per le donne. Voleva conquistar­e gli strumenti per contribuir­e un giorno a migliorare e rafforzare i diritti delle donne. Credo sia proprio per questo suo entusiasmo appassiona­to che oggi il suo scetticism­o è più cupo del mio. Anche perché se è vero che i talebani hanno detto che apriranno di nuovo le facoltà alle ragazze è anche vero che hanno annunciato che ci saranno dei cambiament­i importanti nell’ordinament­o giudiziari­o, teme che possano addirittur­a chiudere la facoltà di giurisprud­enza. E sa che se volesse continuare a studiare potrebbe solo sognare di andare all’estero. Ma noi non possiamo andare via, non abbiamo il passaporto, non possiamo ancora andare all’università e neanche uscire di casa.

Mi chiedo, cosa c’è di giusto in tutto questo?!

Mi chiedo: verrà qualcuno a salvarci?!

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