Codognotto, i Tir per Electrolux e Ikea viaggiano a biogas
(g.f.) Sempre meno diesel e sempre più gas naturale liquefatto (Gnl), meglio se biogas ottenutoo dalle deiezioni animali. È la linea dell’azienda di trasporto Codognotto, di Salgareda (Treviso), che già alimenta a Gnl l’intera flotta di 80 mezzi attivi in Italia e che dedica ai movimenti generati da Electrolux a Susegana (Treviso) e a Porcia (Pordenone) una propulsione solo «bio», distribuita dalla veronese Vulcangas. «Oggi spinge solo il 40% dei nostri camion – spiega il direttore marketing, Matteo Codognotto – ma solo perché non ce n’è abbastanza sul mercato. Arriveremo al 100% nel 2023, quando sorgeranno altri impianti di produzione, in particolare, uno a Villorba, alle porte di Treviso».
Gli elettrodomestici della multinazionale svedese, dunque, raggiungeranno il centro di smistamento di Piacenza mossi da un combustibile che, di fatto, emette il 96% di anidride carbonica in meno e che non richiede impianti di estrazione e gasdotti. Un contratto analogo con Codognotto era già stato siglato in precedenza anche dal colosso dell’arredamento Ikea, consentendo al committente di documentare così un profilo di sostenibilità oggi più che mai vantaggioso. Rispetto a Electrolux la società trevigiana sta sperimentando anche la ferrovia per collegare le fabbriche a Piacenza: «Un treno contiene i volumi di 40 camion – prosegue il manager – e vorremmo replicare quanto già stiamo facendo tre volte la settimana verso Polonia e Inghilterra. I trasferimenti delle merci su gomma da qui in avanti dovranno esser sempre più limitati alle tratte finali». Anche per superare il fenomeno della carenza di autotrasportatori: «Se abbiamo ancora autisti per le trasferte nazionali, che consentono di rientrare la sera – evidenzia ancora Codognotto – vanno scomparendo le persone disponibili ad assentarsi da casa per settimane. Trasporti così sono destinati a tramontare; ciò richiede sforzi decisi per usare treni e navi anche in tratte ritenute medie e brevi».