Milano, sapori e moda con «Famiglia Rana»
Il ristorante veronese in trasferta per la «Design week»
Il ristorante Famiglia Rana lascia il verde di Oppeano e ritrova il verde anche a Milano. Da lunedì apre in via Cola di Rienzo, nello showroom «Nonostante Marras» il temporary bistrot & restaurant Famiglia Rana. Per la terza volta si consolida il gemellaggio fra due eccellenze italiane, quella dell’artista Antonio Marras e quella del gusto con i piatti del ristorante guidato dallo chef Giuseppe D’Aquino. Il temporary restaurant accoglierà i visitatori in tutte le ore della giornata, dalla colazione alla cena, senza dimenticare il pranzo e il rito dell’aperitivo, durante i cinque giorni della Milano Design Week, che torna dopo la forzata assenza del 2020 a causa della pandemia. Nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, quest’anno la capitale economica d’Italia riapre una delle sue più creative rassegne, che si arricchisce con il Fuori Salone per far respirare a tutti i cittadini, ai turisti e agli appassionati creazioni e installazioni in una mostra «diffusa».
Il gemellaggio fra Marras e la famiglia Rana è ben sintetizzato dalle parole di Antonella Paternò Rana, responsabile globale comunicazione, marketing e ristorazione Rana: «All’origine di questo progetto e delle due precedenti esperienze c’è la profonda ammirazione in Marras, che incarna l’artista nel senso rinascimentale e al tempo stesso super contemporaneo. Le nostre due famiglie sono appassionate in campi diversi ma fra le trame dei tessuti e quelle della nostra sfoglia c’è tanto in comune. Nella casa di Marras ci saranno le tavole del ristorante Famiglia Rana, si riuniranno memorie di sapore e di profumo in un giardino fiabesco che ricorda il verde del territorio veronese». «Orti, Pois e girotondi» è il titolo del menù, declinato dalla colazione alla cena, pensato da Giuseppe D’Aquino. «Abbiamo seguito un filone legato alle origini sarde di Marras — spiega lo chef — mantenendo la nostra identità. Così, nel nostro Risotto al pomodoro abbiamo utilizzato la fregola al posto del riso. E poi rimane il filone green, che si esprime nella linea “Gioiaverde”, i nostri ravioli con una salsa tutta vegetale». Alla sera, per fare un esempio, saranno proposti tre menù (Orto, terra e mare) con sei portate fra cui troviamo gli Empanadas dall’orto, crema di Pecorino bruciata, i Culurgiones, pomodoro del piennolo, burrata, scorza di limone o ancora il Millefoglie di carasau, tonno, ricciola, salsa kabayaki, acetosella. Sono piatti che rendono omaggio alle origini dello stilista e che trasmettono il desiderio di sperimentare nuove ricette e nuove emozioni.
Terminata l’esperienza milanese, quella che Antonella Paternò Rana definisce «un germoglio, un ritornare alla vita e ai luoghi aperti della natura, fuori casa e non solo sui balconi», sarà riaperto a Vallese di Oppeano il ristorante Famiglia Rana. Il primo servizio è in programma il 14 settembre a pranzo. In menù l’ospite potrebbe trovare alcuni piatti proposti a Milano.