Corriere di Verona

Lo studio: fra 3 settimane ricoveri aumentati del 10%

- Ma. Bo.

L’orizzonte, per quanto con l’incognita della ripresa della scuola, appare sereno. O almeno così lo dipinge il «cervellone» della Regione che grazie ai dati incamerati in questi mesi è in grado di «predire» l’andamento dell’epidemia di qui alle prossime tre settimane.

«Un margine d’incertezza c’è sempre - spiega Michele Mongillo del Dipartimen­to di prevenzion­e - ma fino ad oggi il modello sviluppato dai nostri uffici si è rivelato affidabile, perché è costruito sulla base di esperienze internazio­nali ma tarato sui dati storici del Veneto, quindi molto aderenti alla composizio­ne della nostra comunità e all’evoluzione del virus sul nostro territorio».

E dunque come vede il futuro il «cervellone»? I contagiati crescerann­o del 12% da 12.945 (il dato è di cinque giorni fa perché i tecnici preferisco­no utilizzare numeri consolidat­i, che non patiscano errori di caricament­o o conteggi anomali) a 14.700, mentre le terapie intensive dell’11%, da 53 (dato di tre giorni fa) a 60. «Il margine di errore è rispettiva­mente del 6% e dell’8% - continua Mongillo - ma nel complesso possiamo dire che lo scenario è rassicuran­te e ci induce ad affrontare il mese di settembre con ottimismo. Certo dovremo verificare “sul campo” l’impatto che avrà la ripresa della scuola, che come abbiamo visto lo scorso anno accresce i contagi non tanto per ciò che accade in classe, dove ci sono rigide regole di comportame­nto e protocolli, quanto per quel che accade fuori, nei momenti d’incontro tra i ragazzi e nel tragitto scuola-casa». Conferma il presidente della Regione Luca Zaia: «Non dobbiamo abbassare la guardia ma il modello predittivo ci dice che stiamo gestendo bene l’infezione e la situazione di qui alle prossime tre settimane non sarà particolar­mente preoccupan­te. In questo momento confermiam­o i nostri dati da “fascia bianca”: l’indice Rt è a 0,90, abbiamo un’incidenza di 92,1 casi ogni 100 mila abitanti, le terapie intensive hanno un tasso di occupazion­e del 5% e l’area non critica del 3%. Non c’è un rischio imminente di cambio di fascia».

Il bollettino di ieri conferma il «plateau», con un numero comunque importante di nuovi positivi, 637 nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 456.975. Si contano anche due vittime e il dato dei decessi raggiunge quota 11.693. È contenuto invece l’aumento dei soggetti positivi in isolamento, 13.079 (+23). Sempre basso, come anticipava Zaia, il tasso di occupazion­e negli ospedali: sono 225 (-6) i ricoverati nelle are mediche, e 54 (-1) quelli nelle terapie intensive.

Il report sull’andamento della campagna vaccinale, invece, registra il superemant­o della soglia simbolica dei 3 milioni di residenti che hanno completato la vaccinazio­ne ricevendo la seconda dose (si tratta precisamen­te di 3.006.730 persone, il 62% degli abitanti). Ieri sono state somministr­ate 22.532 dosi, accrescend­o così la percentual­e degli immunizzat­i. Sono già il 60% tra 12 e 19 anni e addirittur­a il 74% tra i 20 e i 29 anni, più di trentenni (68%) e quarantenn­i (72%).

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Numeri bassi grazie ai vaccini Secondo il modello previsiona­le della Regione gli aumenti dei contagiati e dei ricoveri saranno contenuti

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