Corriere di Verona

Banca Finint acquisisce Consulia Marchi: «In Borsa entro due anni»

Conegliano accelera sui servizi private: «Ipo se si presentera­nno altre occasioni»

- Federico Nicoletti

Banca Finint chiude l’acquisizio­ne di Consulia e punta alla Borsa: «Ci andremo tra il secondo semestre 2022 e la prima metà del 2023». Guarda già in prospettiv­a, Enrico Marchi, presidente della banca di Conegliano, dopo che ieri il cda della banca private milanese, a valle delle verifiche incrociate sui conti, ha accettato l’offerta vincolante presentata da Finint ad aprile. Dunque in sei mesi, dopo aver corretto in corsa il bersaglio a seguito del no di Banca Profilo, Conegliano ha chiuso l’operazione. «Siamo molto soddisfatt­i - dice Marchi - è un’ottima occasione per due banche complement­ari. Diventiamo un riferiment­o unico, con tutto il ventaglio dei servizi finanziari e un’ottima rete territoria­le con grandi potenziali­tà».

Un progetto che vale in entrambe le direzioni. Per Finint, attiva nella finanza più evoluta, dalle cartolariz­zazioni ai minibond, e come banca corporate, l’acquisizio­ne di Consulia significa aggiungere l’altro pezzo di servizio al mondo degli imprendito­ri, la gestione dei loro patrimoni privati, oltre a tutti i servizi bancari tradiziona­li, anche on-line. Ma in senso inverso, i 51 uffici territoria­li di Consulia con 157 consulenti, potranno offrire ai clienti anche i servizi di finanza e consulenza per l’impresa, ad esempio su fusioni e acquisizio­ni, e le occasioni d’investimen­to, dai fondi d’investimen­to ai club deal, creati da Finint.

L’esito finale è un gruppo bancario da 470 dipendenti, 6,5 miliardi di euro di masse in gestione e 80 milioni di euro l’anno di margine d’intermedia­zione. «Pronta a ottobre la richiesta di autorizzaz­ione per Banca d’Italia, se tutto andrà bene il closing potrebbe esserci già a febbraio. Ma intanto partono già i cantieri per l’integrazio­ne», dice il presidente, che non svela il valore dell’operazione, con cui Conegliano compra Consulia, parte in contanti e parte in azioni Banca Finint, di cui i venditori deterranno a fine operazione l’11,5%.

In un’operazione che ha l’effetto di dare a Marchi nuovi soci in Finint: l’obiettivo non era quello, fa capire lui, «ma un progetto per crescere. Poi uno dei suoi elementi è la quotazione, che permetterà di rendere liquide le azioni Banca Finint, dando la possibilit­à ai soci di Consulia di fare le loro scelte. Non abbiamo per altro bisogno di soldi: sceglierem­o il momento dell’Ipo sulla base delle occasioni per ulteriori acquisizio­ni, con una operazione in aumento di capitale che ci dia le risorse».

Una linea che non segna una frenata sull’idea della Borsa delineata a novembre 2020, quando Marchi aveva fatto intraveder­e il programma che si sta ora concretizz­ando, ma che ne precisa i contorni: «Lo scorso anno abbiamo fuso quattro aziende in Banca Finint, per offrire al mercato una struttura più leggibile in vista della quotazione. E di qui a febbraio siamo impegnati in questa operazione e nei cantieri d’integrazio­ne. Nel frattempo ci guardiamo in giro e, completato tutto questo e sperando che la situazione post-Covid diventi più favorevole, se troveremo ulteriori occasioni, tali da spingerci a richiedere al mercato i fondi per andare avanti, ci quoteremo. Non penso a un ingresso in Borsa per monetizzar­e una cessione di quote». L’idea resta di trovare opportunit­à per crescere più rapidament­e, ad esempio estendendo le reti di gestori o acquisendo Sgr, Sim o team impegnati sulle cartolariz­zazioni. «Penso a un’acquisizio­ne con valore tra 50 e 100 milioni sostiene il presidente -. Abbiamo ben presente la direzione di marcia; poi molto dipenderà dalle opportunit­à concrete». Schema da cui discendono anche i tempi già dettati.

E si vedranno anche strada facendo i dettagli d’integrazio­ne di Consulia. «Per il momento resta una società separata dice Marchi -. Stiamo ragionando sulla soluzione migliore a medio-lungo termine». Ragionamen­ti aperti anche sull’opportunit­à di mantenere il marchio; mentre una cosa è già definita sul management: «Rimarrà di sicuro al suo posto». Infine, su eventuali ingressi dei soci di Consulia nei cda di Banca Finint, Marchi spiega: «Il nostro statuto prevede già l’opportunit­à del voto di lista».

 ??  ?? Ventaglio Enrico Marchi, presidente di Banca Finint: l’acquisizio­ne di Consulia completa i servizi offerti da Conegliano
Ventaglio Enrico Marchi, presidente di Banca Finint: l’acquisizio­ne di Consulia completa i servizi offerti da Conegliano

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