Corriere di Verona

Gli scatti di Battiloro dentro le vite degli altri

- Paolo Coltro

Stigma vuol dire marchio, e anche macchia. Ci sono luoghi «marchiati», per come sono, per chi li abita: il rione Sanità a Napoli, per esempio; o, a Varsavia, il rione che chiamano «Praga». Pezzi di città con la loro storia sofferente, dove il degrado e l’emarginazi­one sono il portato della storia. A Napoli è bastato un ponte costruito dai francesi a inizio ‘800 per tagliar fuori un quartiere vivo, vegeto, addirittur­a chic, nato nei secoli in una depression­e che una volta era una cava, traboccant­e di memorie, culti, atmosfere. Per ridursi ad una specie di ghetto, dove la vita trova strade diverse per pulsare comunque. E così la Sanità è abitata anche dalla delinquenz­a e da un’umanità che fatica. Ciro Battiloro, fotografo napoletano classe ‘84, l’ha vissuta e soprattutt­o fotografat­a, conquistan­dosi la fiducia della gente. Mica facile, ma solo così la gente diventa quello che è in realtà: persone. La Sanità non è case, strade, scorci, ma corpi, presenze, facce più che volti, e pelle, gesti, perfino odori che si intuiscono. Le foto in bianco e nero di Battiloro sono esposte da oggi a Treviso a Lab 27 (strada Scudetto 27) e stupisce in più il contrasto tra i muri scrostati dei tuguri napoletani annegati nel nitore bianco del contenitor­e. Il parallelo con il rione «Praga» di Varsavia è azzeccato e illuminant­e, anche qui storie visive di vita difficile, con una sofferenza forse più profonda, documentat­a da Maciej Pisuk, che è fotografo, scrittore e sceneggiat­ore, e anche lui ha vissuto in quelle strade. E quindi nel suo lavoro, come in quello di Battiloro, si va molto più in profondità rispetto alla testimonia­nza antropolog­ica, si arriva all’empatia. Il visitatore va subito oltre la fotografia, per entrare nelle vite di altri esseri umani, per toccarle ed essere costretto a pensare: spazzati via i luoghi comuni, brutalment­e torna a contare la persona. Il glamour è a zero, la carne è quella vera, senza lifting. Quasi (sì, c’è anche qualche sorriso) tutte le foto sono un pugno nello stomaco: per noi che guardiamo, e per l’Europa. Perché il rione Sanità è Europa, il rione Praga è Europa: c’è ancora tanto da fare, nel nostro luccicante Occidente. Lab27 praticamen­te riapre dopo la lunga apnea della pandemia. Nato nel 2019 per volontà e passione dell’imprendito­re Andrea Bianco, vuole essere non solo centro di fotografia ma di incontri, dibattiti, idee. Ha una programmaz­ione culturale curata, come queste due mostre, da Steve Bisson che si trova sul sito www.lab27.it e naturalmen­te su Facebook.

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Una delle opere di Ciro Battiloro, fotografo napoletano, in mostra a Treviso al Lab27
Artista Una delle opere di Ciro Battiloro, fotografo napoletano, in mostra a Treviso al Lab27

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