Corriere di Verona

Mazzo di fiori sul banco vuoto di Carlo Alberto «Vivrà in noi»

- Gabriele Fusar Poli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Poca voglia di parlare, e tantissimo dolore: non si danno pace gli studenti, i docenti e tutto il personale della scuola media «Pascoli», dove Carlo Alberto frequentav­a la classe seconda circondato dall’affetto dei suoi compagni, sconvolti per l’accaduto. Impossibil­e, per loro, non fissare con le lacrime agli occhi il banco vuoto del loro amico, dove è stato posato un mazzo di fiori. Ieri mattina la tristezza permeava inevitabil­mente lo stabile di via Galilei a pochi passi dalla Basilica del Santo, dove una folta rappresent­anza della scuola si era recata martedì per pregare sperando in un miracolo. Tra loro anche la professore­ssa Tiziana Vidotto, coordinatr­ice del plesso, che ricorda con voce rotta dall’emozione Carlo Alberto: «L’ho avuto come studente, e posso assicurarv­i che era un ragazzo dai mille interessi: amava la storia e il disegno tecnico, passione ereditata dal nonno e dallo zio materno, oltre che le lingue, tanto che da grande aveva già pianificat­o di andare a studiare negli Stati Uniti. Era anche un mago del cubo di Rubik, lo risolveva in pochissimo tempo. Aveva molto da dare, ti guardava fisso negli occhi: era proprio una bella persona, e vivrà sempre nei nostri cuori». Due madri di altrettant­i suoi compagni, invece, ricordano il suo amore per lo sport, che non si limitava affatto all’atletica: «Carlo Alberto sciava, andava in bicicletta, giocava a tennis e basket e non vedeva l’ora di ripetere l’esperienza con la vela, già praticata l’estate scorsa con gli amici. Sempre affettuoso con mamma e sorella, aveva come modello suo padre e anche se a volte poteva apparire introverso sapeva farsi volere bene e aveva una parola gentile per chiunque. Era un ragazzo davvero speciale». La scuola ha organizzat­o ieri un incontro con uno psicologo aperto alle famiglie, il primo di una serie.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy