Rigenerazione urbana, via libera del governo tutti i progetti dei Comuni saranno finanziati
Esulta Conte (Anci): «Grande vittoria del Veneto». D’Incà: «Presto la norma»
VENEZIA Il governo ha accolto la richiesta avanzata nei giorni scorsi da Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle Regioni), Antonio Decaro (presidente di Anci) e Michele De Pascale (presidente dell’Upi) e stanzierà altri 905 milioni a copertura dei progetti di rigenerazione urbana risultati a dicembre coerenti con il bando emanato dal ministero dell’Interno ma non finanziati per mancanza di risorse. Una vicenda che aveva fatto infuriare i Comuni del Veneto e non solo, visto che il 93% degli esclusi, 510 municipi su 551, erano municipi del Nord (il Veneto aveva presentato 230 progetti e se n’era visti accettati 24 in appena cinque Comuni: San Bonifacio, Lonigo,
Monselice, Montebelluna e Conegliano).
Esulta Mario Conte, presidente di Anci Veneto che per primo - e a lungo in splendida solitudine - aveva protestato chiedendo di reperire i fondi necessari a coprire tutti i progetti approvati: «È una grande vittoria dei sindaci che con tenacia e compattezza hanno portato avanti una partita fondamentale per il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità. Con questa decisione si rende giustizia e soprattutto dignità a tutti quei Comuni del Veneto e del Nord che erano stati esclusi dalla graduatoria. Abbiamo scritto tutti insieme una pagina importante, dimostrando la capacità di fare squadra per ottenere un risultato fondamentale. Dietro questi 905 milioni c’è la possibilità di investire e di incidere davvero sullo sviluppo del nostro territorio per le future generazioni».
Soddisfatto anche il ministro per i Rapporti con il parlamento Federico D’Incà: «Mi sono più volte confrontato con il ministro dell’Economia Daniele Franco che si è subito attivato per risolvere la problematica e che ringrazio per il costante impegno. Terminata la votazione per il Presidente della Repubblica troveremo la soluzione normativa adatta attraverso gli emendamenti a un provvedimento già presente in parlamento».
A queste latitudini la battaglia aveva unito i partiti in modo trasversale e difatti alla notizia dell’okay del governo ha fatto seguito il plauso del presidente della Regione Luca Zaia («Una bella vittoria, del buon senso, delle Regioni ed e degli enti locali. Il Pnrr è l’unica grande opportunità di prospettiva che il Paese e il Veneto hanno. Dobbiamo continuare con intensità in un lavoro di squadra per far calare sul territorio le risorse evitando accuratamente le trappole della burocrazia»), e con lui della Lega, del gruppo regionale del Pd («Il governo ha mantenuto le promesse, adesso è urgente definire modalità di assegnazione che evitino di penalizzare nuovamente in futuro alcune aree del Paese, costringendo poi a inevitabili correzioni in corsa») e di Forza Italia con Elisa Venturini: «Questo stanziamento sana una situazione oggettivamente inaccettabile che penalizzava in particolare i territori virtuosi. L’azione coordinata e compatta di tutti ha portato ad un risultato concreto, a conferma del fatto che l’unione fa la forza».