Idrogeno dai fanghi NovaCapital investe in Hbi
TREVISO NovaCapital, società di partecipazioni guidata da imprenditori e manager e presieduta da Paolo Merloni, investe in Human Bio Innovation (Hbi), di Treviso, specializzata nel trattamento dei fanghi di depurazione, e incubata nel Noi Techpark di Bolzano, e sottoscrive il 22% delle quote da versare in tre tranche, a partire dall’8% con cui già è stato messo un piede dentro. Capitale, spiega Daniele Basso, fondatore di Hbi, «che ci sosterrà, tra gli altri obiettivi, nell’affiancare due realtà che intendono costruire due grandi impianti, nel Trevigiano e in Sardegna, con le risorse del Pnrr».
Si tratta di strutture collocate a valle dei depuratori per ricavare dai fanghi e valorizzare fino al 95% delle sostanze altrimenti destinate a smaltimento. Nutrienti per l’agricoltura, ad esempio, e ammoniaca, il tutto alimentato dall’energia derivata dallo stesso trattamento. E lo step in più, quello che fra pochi mesi dovrebbe perfezionarsi e debuttare nelle tecnologie di Hbi, sarà di ottenere idrogeno. «Alla fine – aggiunge Basso - di non riusabile rimarrà solo sabbia, un materiale inerte. E acquista un certo significato, in un’ottica di progetti comuni, l’ingresso nel cda allargato da 3 a 5 componenti di Alberto Dell’Acqua, attuale presidente di Italgas e docente all’università Bocconi di Milano». Nel board, presieduto da Basso, anche il co-fondatore di Hbi, Renato Pavanetto, assieme a Carlo Germano Ravina, direttore di NovaCapital e Domenico Greco, ad del gruppo Gestioni Industriali.
«Operiamo con 6 addetti – prosegue il manager di Hbi – ma credo che entro l’anno arriveremo a dieci. Il nostro fatturato oggi non va oltre qualche centinaia di migliaia di euro ma questo è perché non siamo ancora sul mercato e l’intesa con NovaCapital dovrebbe finalmente imporci nella vendita degli impianti. Nei prossimi anni il paradigma di Industria 5.0 dovrà essere quello della industria sostenibile. Vogliamo esser parte di questa sfida insieme a un partner strategico finanziario e industriale».
Ravina fa presente la scelta degli investitori di «accompagnare imprenditori coraggiosi, che hanno l’ambizione di creare un futuro migliore, fornendo capitale di crescita, condividendo un piano industriale e portando la nostra esperienza e il nostro network internazionale. Il nostro apporto è come quello di un Venture Capital ma senza vincoli di tempo e col rispetto per l’imprenditore che solo altri imprenditori possono avere».
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