Corriere di Verona

Gli insulti e le lacrime Meggiorini: «Mamma ti dedico i miei cento gol»

- Di Dimitri Canello

VICENZA Domenica scorsa contro il Cittadella aveva segnato il gol numero 100 in carriera. E lo aveva dedicato alla madre scomparsa nel 2017 con un post su Facebook: «Oggi festeggio quello che per me è un grandissim­o traguardo — le parole di Riccardo Meggiorini, attaccante del Vicenza — il goal numero 100 in carriera! Un traguardo emozionant­e se penso da dove sono partito e come li ho raggiunti, quindi un grande grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di farli!

Un’ultima cosa, la più importante, Mamma te li dedico tutti». Tre giorni dopo una partita storta a Lecce, l’ennesima di una stagione che vede il Vicenza ultimo in classifica in serie B a inizio girone di ritorno e uno scontro di gioco con Zan Majer, centrocamp­ista del Lecce. Vola qualche parola di troppo e ci va di mezzo pure la madre di Meggiorini.

Il quale prima ondeggia, poi cede psicologic­amente e piange. Un pianto disperato in diretta tv, che colpisce tutti, anche i giocatori del Lecce. Il labiale è inequivoca­bile: «Che c’entra mia madre?». La scena fa subito il giro d’Italia, Meggiorini aveva segnato anche stavolta, ma conta poco. Conta che a fine partita l’attaccante biancoross­o parla dell’episodio e lo chiude a modo suo: «E’ volato qualche insulto di troppo e quando si toccano gli affetti personali che non ci sono più dà fastidio, ma l’importante è che poi sia venuto a chiedermi scusa». Le scuse Majer le porge di persona e poi le ribadisce sui Social: «A volte in campo si dicono cose che non si pensano, solo per agonismo e nervosismo. Ma così come ho fatto personalme­nte a fine partita a Riccardo, voglio pubblicame­nte chiedere scusa a Meggiorini. Mi dispiace davvero tanto». Scuse sincere, che chiudono il caso. E che fanno riflettere. «Io e Riccardo siamo stati compagni di squadra al Chievo — ricorda il presidente della Clivense, Sergio Pellissier — lo conosco bene e conoscevo la madre, spesso alle nostre partite. Sono stato al suo funerale. So quanto Meggiorini fosse legato a lei e conoscendo la sua sensibilit­à non sono sorpreso della reazione che ha avuto. È impossibil­e non volergli bene. In campo a volte si dicono cose che non si pensano, anche a quelli che in realtà nella vita di tutti i giorni sono amici veri. L’importante è che Majer abbia chiesto scusa».

D’accordo un altro ex compagno di squadra di Meggiorini, Stefano Sorrentino: «Quelle immagini mi hanno rattristat­o — ammette l’ex portiere gialloblù — purtroppo in campo capitano questi episodi, la trance agonistica gioca brutti scherzi. Le scuse fanno onore a Majer, che si è reso conto di aver sbagliato».

L’attaccante Sono volate parole di troppo ma ciò che importa sono le scuse di Majer

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Insieme A sinistra Riccardo, seduta al tavolo, la mamma

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