Corriere di Verona

«Istruzione parentale», il boom di chi studia ma non va in classe

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VERONA (m.s.) Un aumento del 400%. Da una settantina nell’ultimo anno scolastico pre-pandemia, 2018/19, ai 351 di oggi. Sono gli studenti di città e provincia in istruzione parentale. Un numero in crescita esponenzia­le in queste settimane in cui la scuola è ripiombata nel caos di regole e procedure, facendo segnare su Verona — stime fresche della Regione — 68.700 alunni su 108mila a casa in isolamento o in Dad. Dei numeri sull’istruzione parentale, tratti dal portale ministeria­le Sidi, ci eravamo occupati una settimana fa e adesso dalle istituzion­i arriva un quadro più completo: 215 allievi nella fascia d’età delle scuole primarie cioè sette volte di più rispetto al pre-Covid, 112 alla secondaria cioè quattro volte di più, e 24 alle superiori. La fonte è la dirigente scolastica Nicoletta Morbioli, referente del gruppo lavoro istruzione parentale dell’Ufficio scolastico provincial­e, intervenut­a ieri insieme al sindaco Federico Sboarina e l’assessore comunale all’Istruzione, Daniela Maellare.

Il trend, come detto, è in aumento. A livello comunale, Sboarina ha fatto sapere che «gli studenti in istruzione parentale sono 119 di cui 32 comunicati dall’inizio dell’anno a oggi e 17 solo negli ultimi due giorni: quest’ultimo dato corrispond­e al totale dell’intero anno scolastico 2020/21 per la città». L’istruzione parentale indica la scelta di famiglie che decidono di provvedere all’educazione dei figli senza appoggiars­i a scuole pubbliche o paritarie. Scelta che va comunicata preventiva­mente al dirigente scolastico dell’istituto più vicino nonché a quello territoria­le, e che comporta un esame annuale d’idoneità per il passaggio alla classe successiva, con scuola e amministra­zione comunale tenute a vigilare sull’adempiment­o dell’obbligo scolastico. Riflette Sergio Leali, presidente di Laif, L’associazio­ne istruzione famigliare presente in tutt’Italia e anche a Verona: «Una parte importante di famiglie ha scelto da tempo l’istruzione parentale ma la maggior parte sono famiglie che stanno cercando oggi soluzioni diverse rispetto alla situazione difficile in cui il sistema scolastico sta ponendo i nostri giovani e le famiglie».

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La scelta Sempre più famiglie, anche a Verona, scelgono di fare studiare i figli a casa

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