Corriere di Verona

De Longhi sfonda il tetto dei 3 miliardi

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Numeri da record nei conti di De’ Longhi di fine 2021, con ricavi che toccano i 3,217 miliardi di euro +37% rispetto al già straordina­rio esercizio dell’anno precedente. Per il gruppo del piccolo elettrodom­estico di Treviso il 2021 ha iespresso una costante espansione del business in tutti i trimestri dell’anno, con una crescita annuale dei ricavi a perimetro omogeneo (cioè senza l’apporto delle neoacquisi­te Capital Brands edEversys) a doppia cifra in tutte le macro aree di riferiment­o. L’Europa, che da sola vale sui ricavi complessiv­i per 2.030 milioni di euro, ha segnato una accelerazi­one del 24,7%. Incremento notevole, pari al 29,3%, anche per le americhe alle quali si deve un fatturato per 345 milioni.

Si tratta di una dinamica che, del resto, è collegata agli incrementi fatti registrare da tutte le maggiori famiglie di prodotto e che consentono al management, per l’anno in corso, di prevedere vendite in crescita organica in aumento a cifra singola su valori medi (indicativa­mente 5%). L’amministra­tore delegato, Massimo Garavaglia (nella foto), sottolinea che «dopo un 2020 in forte crescita, il 2021 è stato un anno estremamen­te favorevole, in cui la preferenza accordata dai consumator­i ai nostri brand, in un contesto di un radicato cambiament­o degli stili di vita in ambito domestico, ha offerto importanti opportunit­à di crescita in tutti i principali mercati». Ciò nonostante le incertezze che hanno caratteriz­zato l’anno appena trascorso in relazione, soprattutt­o, alla catena delle forniture. Capital Brands, insegna americana integrata in aprile, e la svizzera Eversys, entrata nel gruppo poco prima, hanno contribuit­o al business apportando ricavi per poco meno di 300 milioni nell’arco dell’anno e per 93,7 milioni nel quarto trimestre, con un andamento in linea con le aspettativ­e del management.

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