Caprari e i sogni azzurri rinviati Fanna: «Se non ora, quando?»
Il fantasista gialloblù non chiamato da Mancini Il grande ex: «Il ct avrà fatto le sue valutazioni ma a questa Nazionale farebbe molto comodo»
Non sono bastati, almeno per ora, otto gol e sei assist a Gianluca Caprari per essere convocato in Nazionale. Roberto Mancini ha chiamato trentacinque giocatori per lo stage in corso a Coverciano. Nell’elenco spicca il ritorno di Mario Balotelli, ma il ct ha scelto di selezionare anche talenti che giocano in B, da Carnesecchi e Okoli a Fagioli, tutti in forza alla Cremonese, come pure Scalvini, sei presenze in A con l’Atalanta.
Niente da fare per Caprari, neppure dopo l’ennesima grande prova, nel 2-1 con cui il Verona ha vinto con il Bologna, col fantasista dell’Hellas ad aprire la via alla rimonta gialloblù con una magnifica rete di tacco, fatalità un colpo «alla Mancini». «Caprari? Meritava la convocazione per quel che sta facendo in campo, in questo momento è uno dei migliori calciatori in Italia», dice Piero Fanna. Il Turbo ha giocato 14 partite con gli Azzurri, dal 1983 al 1985, quando era all’Hellas. «Ma ero già stato convocato — ricorda Fanna — alcune settimane prima del mio esordio: dovetti però andare in tribuna a Praga, per una gara di qualificazione agli Europei con la Cecoslovacchia. Pochi giorni prima, a Fiume, in un incontro contro la Jugoslavia con l’Olimpica, un difensore mi fece un’entrataccia mettendomi fuori causa. Comunque poi esordii». Il debutto a Perugia, con l’Italia che vinse 3-1 con Cipro, e via con le altre presenze, l’ultima a Lecce in una partita persa per 2-1 con la Norvegia, con Fanna che era passato dal Verona dello scudetto all’Inter. «Il mio percorso era iniziato dalle giovanili — spiega Fanna — con l’Under 21. E poi l’Olimpica, che era, di fatto, una nazionale aggiunta, con tanti ottimi giocatori. E a dirigerla c’era sempre Enzo Bearzot».
Il Vecio, mitico e amatissimo ct dell’Italia trionfatrice al Mondiale di Spagna 82, aveva un gruppo consolidato, squadra più che selezione. «Per questo — la riflessione di Fanna — per quanto si facesse molto bene in campionato, non era semplice essere convocati. Ma erano altri tempi, i criteri erano diversi. A maggior ragione, quindi, ritengo che sarebbe stato giusto se Caprari fosse stato chiamato. Ha dimostrato di avere continuità di rendimento ad un alto livello, è in un’eccellente condizione di forma. Segna e fa segnare. È un giocatore decisivo,
Momento d’oro «Merita attenzione, se non altro perché ora è tra i migliori giocatori in tutta la serie A»
io penso che sarebbe utile all’Italia». Magari Mancini lo terrà come carta a sorpresa per lo spareggio con la Macedonia di fine marzo, partita da vincere per accedere all’ultimo ballottaggio verso il Mondiale in Qatar, sfidando poi Portogallo o Turchia. «Non so cosa debba fare di più Caprari per essere tenuto in considerazione — osserva Fanna — si vede che il ct ha altre idee. Di sicuro ha suscitato perplessità che sia stato richiamato Balotelli. D’accordo, è uno stage, ma in questa fase credo che sarebbe interessante vedere all’opera chi sta facendo meglio in serie A, e Caprari ha dimostrato tutto il proprio valore».
Insomma, l’assenza del «10» gialloblù qualche dubbio se lo porta dietro. «Mancini ha vinto gli Europei — chiude Fanna — ha saputo fare le scelte per cogliere un grande risultato, avrà un punto di vista preciso che l’ha spinto a prendere queste decisioni. Ma io penso che Caprari potrebbe fare comodo a questa Nazionale».