Brugnaro: «Ho tifato per lei bocciata una persona perbene»
Il sindaco di Venezia: «Meritava il riconoscimento anche Nordio»
Quella fra il sindaco di Venezia (e fondatore di Coraggio Italia) Luigi Brugnaro e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati è una strana amicizia. Istrionico, debordante, incantatore lui, composta, a tratti rigida lei. Eppure.
Sindaco, è a Roma da una settimana e si sta facendo notare. È vero che in uno dei mille vertici quirinalizi del centrodestra sarebbe sbottato urlando: «Basta, qui stiamo eleggendo il presidente della Repubblica, non il presidente di una bocciofila»?
«Non confermo né smentisco (ride ndr)».
Va bene, allora ci dica come ha preso la quinta chiama in cui Casellati non ha sfonda
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«Mi dispiace un sacco. Qui parliamo della seconda carica dello Stato e il centrosinistra non ritira neppure la scheda .... mancanza di rispetto istituzionale. Diamole almeno la possibilità di giocarsela dico io. Rifiutandosi, il centrosinistra ha falsato il gioco democratico. Fin qui hanno posto solo veti. Qualche voto fra i 5s e il resto del centrosinistra l’avrebbe potuto ricevere. Sono ancora convinto che avrebbe potuto farcela. Invece è stata bocciata una figura istituzionale e in più, me lo lasci dire, donna, è ancor più grave».
Lei tifa donna per il Colle?
«Io credo molto nelle donne. E ho tifato per Casellati, una persona perbene, vicina al territorio, penso a quando venne a Venezia con l’Acqua Granda ma anche alla sua campagna elettorale, visto che è stata eletta a Venezia. Veniva con noi sui carri di Carnevale a lanciar coriandoli o a Pellestrina a parlare con la gente. Nel suo ruolo, poi, è una che lavora fino alle due di notte a studiare gli emendamenti. Avrebbe il diritto di avere un riconoscimento da
L’amicizia L’amicizia fra Brugnaro e Casellati si è saldata con la campagna elettorale del 2018
tutti. È una persona di primordine espressa dal Veneto. Così come veneto è il nome di Carlo Nordio che avrebbe potuto essere votato».
Dedita al suo lavoro in Senato, fa le due di notte a studiare gli emendamenti
Lei la ricorda a lanciar coriandoli ma corre voce che la presidente del Senato non riscuota grandi simpatie...
«Ma se è spiritosissima? Poi, per carità, nel suo ruolo può essere anche seriosa ma invece è una persona affabile. Di lei mi colpirono subito alcune cose: la passione per la musica, quella per la sua parrucchiera e un amore viscerale per l’inno d’Italia e la bandiera. Quando vede le Frecce tricolori mi dice che si commuove».