Energia, Ascopiave compra le ex centrali di Marzotto
Idroelettrico, investiti 44 milioni: 19 impianti a Vicenza
Ascopiave, nuovo blitz nell’energia idroelettrica con cui compra le ex centrali della Marzotto. Dopo il passo d’ingresso a metà dicembre, quando la utility trevigiana aveva investito 24 milioni per acquisire sei centraline per 4,6 megawatt da Energia Valsabbia, ieri il bis. Alla vigilia del cda che lunedì approverà il piano strategico 2021-’25, la società guidata da Nicola Cecconato compie un altro passo in chiave di diversificazione rispetto alla distribuzione del gas, visto inizialmente come la direzione in cui espandersi.
Così Pieve di Soligo ha annunciato ieri di aver perfezionato l’acquisizione del 79,74% di Eusebio Energia, per un investimento di 44,8 milioni di euro, a fronte di una società con una posizione finanziaria netta di 18,5 milioni di euro e margine operativo lordo a fine 2021 atteso a 13 milioni di euro e un risultato paragonabile per quest’anno, «al lordo delle compensazioni previste dal recente intervento normativo», ovvero il recupero degli extra-gettiti ottenuti dai produttori di energia dalle rinnovabili di fronte all’aumento esponenziale del prezzo del gas. Eusebio energia, parte del gruppo lombardo Eusebio attivo nel tessile e nella maglieria, è il ramo di gestione dell’energia elettrica con 21 piccole centrali idroelettriche con una potenza di 44 megawatt tra Lombardia e Veneto, e un campo eolico in Campania, con 14 pale da un megawatt ciascuno.
Nel dettaglio, 19 delle centrali idroelettriche sono dislocate nei Comuni montani della provincia di Vicenza e fanno parte del lotto acquisito nel 2002, al momento della fondazione di Eusebio, dal gruppo Marzotto, con una potenza complessiva di 15 megawatt e una produzione annua di oltre 71 mila megawatt. Gli impianti hanno potenze tra i 200 e i 5.700 kilowatt e sono dislocati tra Recoaro (7 centrali), Valdagno (5), Torrebelvicino (4) ed una ciascuna nei Comuni di Valstagna (la più grande, con 5.700 kilowatt), Chiuppano (2.880) e Crespadoro.